Fornaci Da Re, riduzione di cubatura. De Martin: “Intervento di risanamento di un’area degradata e offerta di un servizio innovativo” 

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Fornaci Da Re, riduzione di cubatura. De Martin: “Intervento di risanamento di un’area degradata e offerta di un servizio innovativo” 

26/03/2023

Su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, la Giunta comunale nella sua ultima seduta ha approvato la delibera di Consiglio comunale  relativa al permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici nel piano di recupero “Fornaci da Re” in via Pepe e via Fedeli, a Mestre. 

L’iniziale piano di recupero prevedeva la realizzazione di un edificio a torre ad uso terziario e residenziale per circa 15mila metri cubi ed una altezza di 56 metri. Essendo decaduto il piano (non è stata sottoscritta la convenzione entro i 10 anni successivi alla approvazione) ma restando valido il diritto di ricostruzione degli edifici demoliti,  sarà realizzato un edificio ad uso commerciale adibito alla vendita di prodotti alimentari freschi, sviluppato su un piano unico nella parte commerciale e su due nella porzione di edificio destinato a servizi connessi all’attività.

“La cubatura dell’immobile è di circa 7 mila metri cubi - spiega l’Assessore De Martin - nettamente inferiore alla cubatura riconosciuta dal Tar ed inferiore a quella prevista dal Piano degli interventi. Anche l’altezza massima poco meno di 6 metri è nettamente inferiore all’altezza prevista dal piano di recupero approvato e alle norme del piano degli interventi”. 

Il recupero prevede anche la realizzazione di 75 posti auto a raso. “La proposta presentata dalla ditta per lo sviluppo dell’area ex Fornace da Re  - continua De Martin - rappresenta uno sviluppo immobiliare in linea con le azioni di rigenerazione urbana del quartiere di Altobello. L'intervento, infatti, comporta  una significativa riduzione del volume edificato, sarà offerto un servizio commerciale innovativo, porterà all’eliminazione dello stato di degrado dell’area e anche un’azione di incentivazione alla ristrutturazione degli immobili degradati confinanti”.

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