Al Candiani il sindaco Brugnaro alla presentazione del 18°rapporto annuale di Federculture

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L'intervento del sindaco Brugnaro
 

Al Candiani il sindaco Brugnaro alla presentazione del 18°rapporto annuale di Federculture

14/10/2022

Un calo di 55mila occupati dal 2019 al 2021 accompagnato da una diminuzione di spesa per famiglia del 22% nello stesso periodo per il settore culturale. Ma un primo semestre del 2022 in controtendenza che vede una crescita del 6% di quest'ultimo dato, con il Veneto e Venezia che registrano indicatori superiori al dato medio nazionale. Sono alcuni dei numeri emersi dalla presentazione del 18° rapporto annuale di Federculture, illustrato nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 ottobre, al Centro Culturale Candiani di Mestre. Iniziativa, organizzata dalla Fondazione Musei Civici, alla quale è intervenuto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Ad aprire il dibattito è stato Mattia Agnetti, segretario organizzativo di Fondazione Muve, seguito da Umberto Croppi e Andrea Cancellato, rispettivamente direttore e presidente di Federculture. Sono intervenuti, inoltre, Mariacristina Gribaudi, presidente Fondazione Muve, Antonio Taormina, componente del Consiglio superiore dello spettacolo del Ministero della Cultura e, in collegamento, Riccardo Donandon, presidente e amministratore delegato di H-Farm. Ha moderato il dibattito il direttore del Gazzettino Roberto Papetti.

Il rapporto, presentato a Roma in prima istanza a luglio, oltre a fotografare lo stato del settore,  ha acceso un faro sulla necessità di configurare strumenti normativi che tutelino i lavoratori, come un contratto unico quadro per gli operatori del settore. "Quando si parla di cultura - ha detto il sindaco Brugnaro nel suo intervento - occorre dividere i contenitori dai contenuti. La pandemia, che ha tanto penalizzato il mondo del lavoro e della cultura in generale, ha però aperto ad una conoscenza digitale che si è diffusa nelle generazioni anagraficamente più lontane da quel mondo. I giovani possono trarne interessanti opportunità, ma prima di tutto occorre sapersi adattare. La formazione scolastica e universitaria è essenziale, ma da sola non basta. Occorre affrontare il mondo del lavoro, che viaggia ad una velocità diversa rispetto a quello della formazione, con l'umiltà e la voglia di imparare, di fare gavetta".

"I contenitori della cultura - ha proseguito il primo cittadino - si devono aggiornare ed essere flessibili ai contenuti che si allargano. Bisogna pensare alla cultura come ad un mondo vasto, con la sua universalità. In quest'ottica, anche con il supporto di Fondazione Musei Civici, le Università e tanti altri attori del territorio, abbiamo accettato a Venezia la sfida dell'interazione. Abbiamo portato tra la gente, anche nelle scuole, l'orchestra della Fenice, aperto dei padiglioni della Biennale direttamente a Forte Marghera e, ancora, sempre con la Biennale stiamo valorizzando un centro di musica elettronica alla Bissuola che attira tanti giovani. Qui, al Candiani, è in corso una mostra con protagoniste le Avanguardie e Kandinsky che sta avendo tanto successo. Sono passi che vanno nell'ottica di cogliere delle occasioni, di dialogare con il territorio e portare la cultura in mezzo alla gente. Occorre avere una coscienza critica e creativa e mantenere sempre alta la voglia di imparare. Ogni giorno occorre mettersi in gioco e, per il futuro di ognuno, - ha concluso Brugaro - questa è certamente una cosa positiva".

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