Via libera dalla Giunta al progetto per la ricostruzione del pontile Actv della fermata "Murano Faro" reso inagibile dall'Acqua Granda del 2019

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Via libera dalla Giunta al progetto per la ricostruzione del pontile Actv della fermata "Murano Faro" reso inagibile dall'Acqua Granda del 2019

02/09/2022

La Giunta comunale, riunitasi nei giorni scorsi, ha licenziato il progetto definitivo per la ricostruzione del pontile Actv della fermata “Murano Faro” reso inagibile dall’Acqua Granda del novembre del 2019. Il costo complessivo dell'opera ammonta a un milione e mezzo di euro, finanziata per un milione e centomila euro mediante contributo dello Stato e per 400 mila mediante risorse proprie di AVM S.p.A.

L’impianto, la cui costruzione in calcestruzzo risaliva alla fine degli anni ’60 del ‘900, è uno degli approdi di maggiore rilevanza dal punto di vista dei flussi turistici e quotidiani del servizio di trasporto pubblico locale che collega l’isola di Murano a Venezia, al sistema di Isole della Laguna Nord ed al litorale Veneziano.

Il progetto prevede la demolizione dell’impianto preesistente e la ricostruzione del nuovo approdo che sarà realizzato per rispondere alle esigenze di servizio, ai volumi di traffico che diventano eccezionali nella stagione estiva, consentendo la gestione dei flussi secondo il sistema di priorità dell’utenza residente (“Priority”) come già avviene in altri pontili Actv.

Il nuovo pontile, per ovviare alle problematiche di manutenzione che si traducono anche in costi da sostenere, prevede la sostituzione dell’attuale sistema di “pali e catene” con pali singoli in acciaio, cavi e privi di punta d’infissione; l’infissione, differentemente dai pali battuti in legno, viene effettuata per vibrazione e, considerato lo spessore della lamiera componente il tubo-palo pari a 16 mm, oltre a consentire all’Amministrazione minori spese di gestione sarà garanzia di una drastica riduzione delle sollecitazioni ripercosse sugli edifici circostanti. Questi ultimi, inoltre, se saranno dotati di puntale superiore, come concordato con gli Uffici della Soprintendenza, saranno realizzati con finitura “neutra”, di colore il più possibile coerente con la colorazione del palo stesso (grigio-zinco).

Il progetto approvato dalla Giunta comunale prevede, dunque, a seguito della demolizione dell’intero manufatto, la ricostruzione delle strutture portanti verticali, con pali in cemento armato, ed orizzontali in travi REP, così da rendere minimi, o quasi nulli, il deperimento delle strutture ed i futuri interventi di manutenzione. Verrà realizzato quindi il piano di calpestìo, per i camminamenti esterni alla cabina d’imbarco, mediante la posa di un impalcato di legname di latifoglia tropicale, eccezionalmente stabile e resistente come quello esistente già negli approdi “Rialto L2”, “Scalzi, “Parisi”.

Per un miglioramento delle condizioni d’impiego ed attesa, da parte dell’utenza, del servizio di bigliettazione ed a protezione della stessa biglietteria e del locale tecnico, si è prevista, poi, la costruzione di una cabina d’attesa estesa alla sezione centrale dell’andito d’accesso al pontile, le cui caratteristiche morfologiche e tecnologiche saranno del tutto similari a quelle relative alla copertura delle più recenti realizzazioni dell’Azienda, dotata di pareti vetrate apribili che consentano l’attesa dell’utenza entro spazi protetti dagli agenti atmosferici.

La biglietteria sarà realizzata con la tipologia del manufatto isolato, in posizione leggermente decentrata rispetto all’asse di simmetria della copertura, integrato con la nuova copertura, ed avrà lo spazio sufficiente per una postazione operativa e per un piccolo vano tecnico sul retro della stessa; adiacente al fronte della biglietteria, è prevista l’installazione di una emettitrice automatica di titoli di viaggio.

Per consentire agli utenti del servizio di Navigazione ACTV di usufruire con continuità del trasporto pubblico locale di linea, Avm ha provveduto a realizzare due fermate provvisorie, di cui una già in funzione.

Il cantiere dovrebbe aprirsi entro l’autunno per concludersi dopo circa 12 mesi di lavoro, quindi nell’autunno 2023.

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