Biennale Arte 2022: da lunedì 19 settembre al via i "Fuori Padiglione Venezia"

Da lunedì 19 settembre ritornano i “Fuori Padiglione Venezia”, quattro appuntamenti per ampliare i temi sollevati dalla mostra “Alloro”, allestita nell’ambito della 59. Esposizione Internazionale d’Arte.

Sulle tracce delle “Aperture Straordinarie” che nel 2020, in piena pandemia Covid, hanno inaugurato la stagione di incontri tra gli artisti e il pubblico, si rinnova una delle mission più importanti del Padiglione Venezia.

“La natura può definirsi la prima musa ispiratrice dell’arte che prova a imitarla, sfidarla, sperimentarla e tradurla nel suo molteplice linguaggio - spiegano gli organizzatori- su tutto questo si basano i "Fuori Padiglione Venezia" di questa 59. Esposizione Internazionale d’Arte”.

Alle ore 18.30, nel cortile Squellini di Ca’ Foscari, è in programma “Artista e Natura. Quando l’elemento naturale diventa oggetto del lavoro dell’artista”, il primo dibattito che vedrà protagonista Saype, esponente della Land Art e pioniere della “field painting” (letteralmente, “pittura su prato”). All’appuntamento di lunedì 19 settembre  interverranno l’assessore comunale alla Promozione del Territorio e all’Università e la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, oltre all'artista Ottorino De Lucchi che quest’anno al Padiglione Venezia è presente con l’opera “Best Wishes”.

Quello tra il Padiglione Venezia e l’artista di fama mondiale Saype è un sodalizio nato il 22 aprile quando in occasione della Giornata mondiale della Terra e dell’inaugurazione della Biennale Arte, il Gruppo Lavazza con #EmbracingVenice ha presentato "Beyond Walls" l’opera di Saype che, attraversando il Canal Grande, ha raggiunto l'Arsenale.

“Questa corrispondenza di tematiche tra la mostra “Alloro” e #EmbracingVenice - affermano gli organizzatori - si basa su una profonda condivisione di intenti che mira a innescare una riflessione responsabile sul futuro e le sue urgenze sociali e ambientali con azioni concrete volte a contenere l’impatto devastante del climate change che minaccia luoghi unici come Venezia”.

“Come ho più volte sottolineato, la cosa fondamentale per noi - spiega Giovanna Zabotti, curatore del Padiglione Venezia - è da sempre coinvolgere il pubblico con l’intento di lasciare qualcosa. Per questo motivo incontri di questo tipo risultano fondamentali: introdurre l’artista nella quotidianità del pubblico porta le persone a vederlo con occhi diversi, a non sentirlo lontano e ad appropriarsi di concetti, tematiche e sensazioni nuove”.

“Ormai da tre edizioni - sottolinea Maurizio Carlin, commissario del Padiglione Venezia - “Fuori Padiglione”, su stimolo dell'Amministrazione comunale, è diventato l'appuntamento che accompagna le mostre del Padiglione Venezia sia per Arte che per Architettura proponendo un percorso ragionato strettamente in linea con il concept dell'allestimento. Viene coinvolta la Città di Terra e la Città d'Acqua e mette insieme le migliori risorse che di volta in volta ruotano intorno al Padiglione cittadino facendo interagire le istituzioni cittadine con il mondo accademico e il privato illuminato. Sta diventando un appuntamento imperdibile per professionisti del settore, appassionati, studenti e per chi, semplicemente, ha voglia di approfondire i contenuti di Lympha fuori dai Giardini della Biennale - conclude Carlin - in quattro location dove l’atmosfera vivace dell'arte aiuterà ad innescare una sorta di effetto scoperta: non resta che prendere nota e ritrovarsi con gli artisti per condividere un'esperienza oltremodo suggestiva”.

Gli incontri, che si terranno da settembre alla conclusione della Biennale nel mese di novembre, saranno mediati dagli studenti di Ca’ Foscari che accolgono e accompagnano i visitatori attraverso l’esposizione del Padiglione Venezia.

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