Scuole: dopo la fase sperimentale del 2021 riparte in alcuni istituti di Mestre il progetto "La mensa che non spreca"

Recuperare, con l'aiuto di volontari, il cibo non consumato nelle mense delle scuole per donarlo a chi ne ha bisogno. Ha preso avvio in queste settimane il progetto "La mensa che non spreca", un'iniziativa nata dalla collaborazione del Comune di Venezia con Ames-Vivenda (Azienda multiservizi economici e sociali), i gestori delle mense comunali, i volontari supportati e coordinati dal Cavv-Centro servizi volontariato di Venezia e il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3, quest’ultimo per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Si tratta di una iniziativa che segue la fase sperimentale, attivata a maggio 2021, che ha portato in un mese al recupero di più di una tonnellata di cibo.

"La mensa che non spreca" vede il sostegno degli assessorati alle Politiche educative e alla Coesione sociale del Comune di Venezia, che hanno promosso e dato forma a un vero circuito solidale che oggi si occupa di ritirare le eccedenze nelle scuole aderenti al progetto e consegnarle, con Auser Territoriale Volontariato Venezia e Anvolt Mestre, alla Casa dell’Ospitalità, al Centro di solidarietà Papa Francesco e al Convento Frati Cappuccini di Mestre, enti che si occupano della lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

“È bello quando un insegnamento nasce dall’esempio, soprattutto a scuola - ha dichiarato l'assessore alle Politiche educative Laura Besio - oltre una tonnellata di cibo recuperato in un solo mese di progetto pilota è la risposta. Da sempre diffondiamo nelle scuole itinerari incentrati sull’importanza del recupero, ma anche dell’aiuto al più fragile. Questo progetto ne è testimonianza concreta e, come nei migliori insegnamenti, ognuno è chiamato a fare la sua parte in un’azione virtuosa che mi auguro vedrà l’adesione di molti volontari, a partire dagli stessi genitori.”

"La mensa che non spreca è un’encomiabile iniziativa che trasmette valori non solo alle scuole – ha aggiunto l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – ma alla cittadinanza intera. Ancora una volta si è dimostrato che la sinergia tra l’Amministrazione, le associazioni e i volontari è proficua e vantaggiosa per la comunità”.

L’iniziativa era scaturita lo scorso anno dal dialogo con alcuni genitori riuniti nel gruppo 'CiboCiboTondo'. Gli assessori si sono attivati per costruire, con il Cavv-Csv di Venezia che lo coordina tramite le associazioni di volontariato, il progetto pilota sperimentato con successo a maggio scorso. In quella occasione sono stati coinvolti gli istituti "Querini" (scuola infanzia "Pitagorico", infanzia "Querini", primaria "Querini"), "Giulio Cesare" (scuola infanzia e primaria "Battisti", infanzia "G. Cesare", primaria "Silvio Pellico"); "Viale San Marco" (scuole primarie "Vecellio" e "Leopardi"). Quest’anno sono coinvolti plessi degli istituti comprensivi "Grimani", "Giulio Cesare", "Querini", "Trentin", "Spallanzani" e "Viale San Marco", nonché la scuola comunale dell’infanzia "Nerina Volpi" a Marghera, per un totale di 13 scuole.

“I risultati di diverse indagini, tra cui l’ultima del progetto Reduce, hanno evidenziato come nelle mense scolastiche italiane si vengano a produrre elevate quantità di spreco, pari a circa 120 g di cibo gettato al giorno per ciascun bambino, corrispondente al 22% della quantità preparata", spiegano dal Cavv-Csv il presidente Mario Morandi e la direttrice Ketty Poles. "Fondamentale quindi raccogliere le rimanenze, che saranno costantemente monitorate misurando anche l’impatto ambientale, in termini di riduzione degli sprechi. Ma la cosa importante è che questo progetto fa recuperare un grande valore: insegna ai più piccoli che non si deve sprecare, che non si può gettare il cibo. A Mestre sta funzionando e vogliamo portarlo anche in altre realtà della città metropolitana quindi invitiamo i volontari a farsi avanti”.

Tutti i cittadini e le associazioni del Veneziano possono collaborare alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione il loro tempo come volontari per ritirare le eccedenze nelle scuole. Per maggiori informazioni scrivere a info@csvvenezia.it