Il sindaco Luigi Brugnaro e l'ex presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte al Salone Nautico per il convegno "Verso la transizione ecologica"

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Convegno Sindaco Conte
 

Il sindaco Luigi Brugnaro e l'ex presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte al Salone Nautico per il convegno "Verso la transizione ecologica"

04/06/2021

Una visione strategica e condivisa per il futuro, all’insegna della sostenibilità, che metta al centro l’importanza del mare per il sistema Paese. E’ questa la sintesi del convegno a cura di Assonautica Venezia dal titolo “Verso la transizione ecologica: propulsioni ibride ed elettriche, stati generali e normativa, infrastrutture per la ricarica, ambito lagunare”.

Protagonisti del confronto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’ex presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte; con loro anche Marino Masiero, presidente Assonautica Venezia, e Giovanni Acampora di Assonautica Nazionale. A condurre il convegno è stato il giornalista Roberto Arditti. 

“Ci unisce l’amore per il mare - ha esordito il sindaco ringraziando l’ex premier per l’attenzione dimostrata dal Governo in occasione dell’Acqua Granda del novembre 2019 - In quell’occasione abbiamo dimostrato che a Venezia si possono fare le cose anche avendo idee politiche differenti. Grazie alla collaborazione tra istituzioni siamo riusciti a fare cose concrete per i nostri concittadini, a ripristinare la funzionalità della nostra città. Siamo qui per discutere di sostenibilità, ma è doveroso sottolineare che parlare di economia del mare vuol dire anche affrontare il tema dei conti, di un bilancio solido e di un efficientamento che la nostra Amministrazione è riuscita a ripristinare e, grazie anche a questo percorso, siamo stati in grado di far nascere il Salone Nautico.

Chi tocca il mare tocca il mondo, da qui nasce un’attenzione e un messaggio che deve arrivare fino al sud Italia. Il settore della cantieristica navale, lo sviluppo della tecnologia e dell’elettronica di cui sono dotate oggi le imbarcazioni sono la dimostrazione delle eccellenze di un settore che testimonia come il mare sia strategico per l’economia del nostro Paese. Da questo esempio, dobbiamo pensare che nei prossimi due anni - ha detto il sindaco riferendosi al nodo Recovery Fund - lo sforzo delle istituzioni dovrà essere quello di investire sulle cose migliori che vengono prodotte, su quelle più strategiche per il rilancio del nostro Paese”.

Partendo dalle buone pratiche locali, ha aggiunto il primo cittadino ricordando le sperimentazioni lanciate da Venezia in tema ambientale, tra le quali il primo distributore a idrogeno di Mestre ma anche la bioraffineria di Porto Marghera“ con la produzione di bio-diesel dalla trasformazione degli oli fritti, che insieme alle micro plastiche sono i peggiori inquinanti degli oceani”, poi ancora il primato in Italia per la raccolta differenziata e il progetto per il recupero e lo smaltimento corretto delle reti dei pescatori a Pellestrina. “A Venezia - ha concluso Brugnaro - sono in atto diverse sperimentazioni, buone pratiche che possono essere allargate in altre parti d’Italia. Dobbiamo continuare a sperimentare anche sul fronte ambientale e far vedere che si può fare”.

“Sono felice di essere tornato a Venezia - ha esordito Conte salutando il sindaco e ricordando il suo impegno e quello del Governo per sostenere la città in occasione dell’Acqua Granda e la sua presenza a Venezia in occasione dell’inaugurazione del Mose - Con il Salone Nautico, Venezia incrocia la ripresa economica. Oggi vedere tanti turisti, anche stranieri, a Venezia è il modo migliore per segnalare il rilancio del Paese”.

L’ex presidente del Consiglio dei Ministri ha poi lanciato un appello a difesa della nautica: “Sbaglia chi sostiene che sia una cosa da “ricchi”. In un Paese che ha 8.300 chilometri di costa è assurdo sostenere questa tesi, senza dimenticare che parliamo di un settore trainante che dà lavoro a 187mila addetti e gli occupati dell’intera filiera sono 830 mila. Dobbiamo valorizzare l’economia del mare, teniamoci stretta questa risorsa, agevoliamo la nautica minore, attrezziamo i porti e creiamo un cluster di utenza giovanile perché il mare è un’esperienza ecologica. Dobbiamo predisporci a questa transizione ecologica, l’approccio tradizionale non è più valido e continuare a seguirlo vorrebbe dire rimanere emarginati dai rapporti economici e commerciali internazionali. L’economia del mare volta alla sostenibilità diventa l’economia del futuro”.

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