E' stato inaugurato questa sera, ai Giardini della Biennale, il Padiglione Venezia nell'ambito della 17. Mostra Internazionale di Architettura. “Sapere come usare il Sapere” è il tema che accompagnerà l'esposizione, un percorso avviato nel 2020 con i dialoghi tra gli artisti che hanno animato le Aperture Straordinarie e che da sabato 22 maggio riaprirà i battenti al pubblico.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il ministro della Cultura Dario Franceschini e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. La presentazione del Padiglione è stata affidata a Giovanna Zabotti, curatrice del progetto in collaborazione con il commissario Maurizio Carlin, sul palco anche l’architetto Michele De Lucchi e il giornalista-conduttore televisivo Emilio Casalini protagonisti degli spazi espositivi. All'appuntamento presente anche il presidente della Biennale Roberto Cicutto, oltre ad alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale e numerose altre autorità civili e militari.
"Venezia è la complessità e la bellezza, è la Biennale, è la sua storia e capacità di portare valore aggiunto alla storia", ha affermato il ministro Brunetta. "Oggi per me è una giornata straordinaria, perché sono tornato a Venezia per cercare, insieme al sindaco, di risolvere alcuni problemi contingenti che riguardano alcune imprese che lavorano per la salvaguardia di questa città. E, contestualmente, abbiamo avuto la possibilità di vivere l'altra faccia della comunità, fatta di iniziative come queste, che parlano di una Venezia che si riproduce nel tempo riprogettando il futuro. Dopo questo periodo di chiusure e lockdown abbiamo il dovere di proiettarci al domani. E tutto quello che abbiamo visto qui oggi, dal Padiglione Italia al Padiglione Venezia, ci aiuta a guardare avanti con maggiore consapevolezza e speranza".
“Come Paese – ha sottolineato il ministro Franceschini - dobbiamo guardare al futuro. E’ una sfida a cui siamo chiamati dopo l’epidemia, per una nuova stagione che sarà piena di novità e di cambiamenti. In questa prospettiva Venezia avrà un ruolo doppio: confermare attraverso l’architettura e l’arte contemporanea la grande tradizione degli artigiani veneziani e dimostrare come la città non sia solo una capitale del passato con una storia gloriosa, ma possa e debba diventare la capitale italiana del contemporaneo”.
“Ringrazio molto i ministri Brunetta e Franceschini per essere qui con noi oggi in questo giorno che segna la rinascita di Venezia” – ha dichiarato il sindaco Brugnaro, ricordando anche l’appuntamento del Salone Nautico che aprirà i battenti il prossimo 29 maggio. Il primo cittadino ha inoltre posto l’accento sul significato del concorso “Artefici del nostro tempo” a cui hanno aderito oltre 2000 partecipanti: “I vincitori, giovani di tutta Europa, vedranno esposte le loro opere alla Fondazione Bevilacqua La Masa e Forte Marghera”.
Il percorso espositivo è articolato in tre diverse aree: ha inizio dalla porta centrale, attraverso la quale si accede alla sala principale, quella delle “Education Stations” di Michele De Lucchi che vogliono essere spazi concepiti per imparare attraverso le qualità dell’architettura. Nella seconda trova spazio l’"Economia della Bellezza” di Emilio Casalini. Una sala è invece riservata ai giovani artisti della seconda edizione del concorso del Comune di Venezia “Artefici del nostro tempo”, presenti oggi alla cerimonia di inaugurazione. Grazie alla collaborazione della Fondazione Musei, saranno esposte le opere vincitrici delle otto sezioni individuate dalla giuria: design del vetro, vetro realizzato, fotografia, fumetto, pittura, poesia visiva, video clip musicali e street art.
Come vivremo insieme? Come vivremo bene insieme? Sono questi questi gli interrogativi, strettamente collegati al tema della Biennale Architettura 2021 "How We Will Live Together", che hanno accompagnato la riflessione sulla realizzazione dell'esposizione del Padiglione Venezia che ha come filo conduttore il tema dell'Educazione.
"Sono orgogliosa di sottolineare - ha rimarcato Giovanna Zabotti - che l'allestimento e i servizi per il Padiglione Venezia sono stati realizzati grazie al mondo dell'impresa che, pur con tutte le difficoltà del momento, ha ritenuto importante e strategico investire nello spazio espositivo della nostra città che per sua natura guarda al futuro attraverso il confronto, in tempo reale, con il mondo".