L'assessore Mar alla presentazione del progetto "Aqua Granda 2019", l'archivio digitale di Ca' Foscari per tenere viva la memoria

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Paola Mar
 

L'assessore Mar alla presentazione del progetto "Aqua Granda 2019", l'archivio digitale di Ca' Foscari per tenere viva la memoria

12/11/2020

L'assessore al Patrimonio e all'Università, Paola Mar, ha preso parte oggi alla presentazione del progetto "Aquagranda 2019' realizzato da Ca’ Foscari insieme a Science Gallery Venice e in collaborazione con le istituzioni partner del Distretto veneziano di ricerca e innovazione (DVRI), patrocinata da Confartigianato. Si tratta - è stato spiegato - di una grande memoria digitale composta da messaggi privati, scritti e vocali, di foto, video e post sui social network, che hanno raccontato le ore concitate dell'alta marea che ha colpito Venezia il 12 novembre 2019. Alla presentazione in web conference dell'archivio digitale hanno partecipato, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Massimo Warglien, coordinatore di Odycceus, professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia; Neal Hartman, Direttore di Science Gallery Venice; Alvise Papa, Responsabile del Centro Previsione e Segnalazione Maree del Comune di Venezia; Michele Bugliesi, Presidente del Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione (DVRI); Bruno Bernardi, Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa; Giorgio Busetto, Direttore della Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus; Giovanni Pellegrini, Regista del documentario “Città delle Sirene”, Ginko Film.

"Da storica apprezzo molto la difesa della memoria - ha spiegato Mar - Soprattutto in un periodo di passaggio come quello che stiamo vivendo: la transizione da una memoria cartacea, tangibile, a una memoria diffusa digitale. Questo progetto testimonia con chiarezza lo spirito di resilienza della Città di Venezia, la sua capacità di far fronte anche ad eventi stravolgenti come è stata l'Acqua Granda del 12 novembre dell'anno scorso. Un evento che non poteva non mettere in ginocchio la città. Ancora oggi Venezia non sta passando un buon periodo, però ha dimostrato di saper reagire. A questo proposito ci tengo a ricordare l'ultimo decreto firmato dal Commissario Straordinario, a oggi sono stati erogati rimborsi a chi ha subito danni per un totale di oltre 23 milioni. C'è stata un'ottima sinergia tra Stato, Regione e Comune - ha aggiunto l'assessore - come abbiamo visto in occasione di altre calamità, questo non è un risultato scontato e cosi semplice da raggiungere. Quanto è accaduto esattamente un anno fa è stata anche un'occasione per far capire al mondo il fenomeno dell'Acqua Alta a Venezia, un evento che pochi conoscono nella sua formazione e nel riflesso che ha per la città. Per questo motivo ringrazio Alvise Papa, del Centro Maree del Comune, per il lavoro svolto in un momento così difficile. Ricordo di essere sbarcata a Pellestrina alle ore 15 del 13 novembre 2019, con estrema franchezza le persone che vivono nell'isola mi dissero che non avrebbero mai pensato a un impatto così importante, perché il vento cambiò improvvisamente e dai 145 centimetri correttamente previsti dal Centro Maree, si passò a 187. Talvolta anche la scienza non riesce a fare previsioni, la natura prende il sopravvento. Ringrazio i promotori del progetto - ha concluso Mar - E' importante conservare la memoria, capire i danni e l'impatto che l'Acqua Granda ha avuto sulla popolazione, non dimenticare la sofferenza ma anche la capacità di reagire, ma anche la tanta solidarietà che la Città ha ricevuto. Il Progetto è un'importante testimonianza di ciò che è stata capace di fare Venezia. Quindi il mio invito è quello di proseguire l'importante lavoro sulla memoria dfiffusa digitale, capace di testimoniare il tempo che scorre e la nostra storia".

L'idea di costruire una memoria collettiva digitale - è stato spiegato nel corso della web conference - è nata grazie all’impulso di Odycceus, un progetto di ricerca europeo coordinato da Ca’ Foscari che si occupa di conflitti sociali in Europa analizzando i dibattiti online. E’ un modo per commemorare la catastrofe, comprendere la reazione della comunità, offrire nuovi spunti di riflessione critica su come affrontare future avversità. L’iniziativa proseguirà poi nel 2021. I contenuti raccolti saranno accessibili attraverso QR code da molti luoghi della città colpiti dalla marea. Verranno poi organizzati una serie di workshop e seminari e, il 21 aprile, si inaugurerà una mostra diffusa nella città, costituita da opere virtuali ispirate ai contenuti dell’archivio e realizzate da alcuni artisti internazionali.

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