Firmati dal Commissario all'acqua alta 9 decreti per lavori di ripristino a Venezia e nelle Isole

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Rendering di progetto
 

Firmati dal Commissario all'acqua alta 9 decreti per lavori di ripristino a Venezia e nelle Isole

14/10/2020

Il commissario delegato all'emergenza per l’acqua alta di novembre 2019 e sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha firmato ieri 9 decreti con i quali si approvano i progetti definitivi di opere afferenti il secondo stralcio del piano emergenziale, per un ammontare complessivo di 5.314.194,99 Euro.

"Nello specifico - spiega Luigi Brugnaro - si tratta dei decreti dal n. 48 al n. 56 che riguardano, complessivamente la zona di Riva dei Giardini Reali a San Marco, la Galleria Giorgio Franchetti, il complesso di San Gregorio, il Museo archeologico Nazionale della Laguna di Venezia, l’Ex Pescheria a Burano, fino ad arrivare a interventi di ripristino dei danni causati alle residenze comunali o quelli alla viabilità, alle fognature e ai muri di sponda presso le isole minori. Tutti lavori che vedranno come soggetto attuatore la direzione lavori pubblici del Comune di Venezia, Insula S.p.A e la Direzione Regionale Musei Veneto - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Si tratta quindi di un ulteriore pacchetto di lavori che si vanno ad aggiungere a quelli già effettuati con il primo stralcio di finanziamento pari a oltre 16,2 milioni di euro e agli altri 35 milioni di euro di lavori già appaltati relativi al secondo stralcio di complessivi 40,7 milioni di euro. Interventi continui, puntuali, precisi con cui vogliamo non solo andare a sistemare i danni causati dall'acqua alta ma, soprattutto, fare in modo di mettere in sicurezza la Città". 

Il primo decreto riguarda un intervento urgente di completamento tutoraggio dei pini marittimi destabilizzati dal vento di Riva dei Giardini Reali a San Marco (decreto n. 48). Lavori che saranno eseguiti dalla direzione Lavori pubblici del Comune di Venezia per un importo di 122mila euro. Nello specifico il progetto si inserisce all’interno di un piano più ampio di riqualificazione della Fondamenta che affronta in modo sistematico i problemi strutturali, viabilistici e di sicurezza di questa area a seguito (anche) degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato la laguna di Venezia a decorrere dallo scorso 12 novembre 2019. A seguito di questo evento si era provveduto urgentemente alla rimozione di uno dei 13 esemplari di Pinus pinea posti lungo la Fondamenta dei Giardini Reali e ad una generalizzata opera di puntellazione, per garantire la sicurezza della viabilità pedonale e acquea visto che le piante si sono pericolosamente inclinate sia verso il viale che verso il Bacino. L’intervento fa propri i principi sulla base dei quali il Comune sta redigendo il progetto della pavimentazione e ne anticipa alcune parti, come l’allargamento delle aiuole e il posizionamento di rampe per rendere accessibile la parte di camminamento elevata verso la balaustra.

L’operazione riguarda tutti gli alberi, con la sola eccezione dei due alberi più piccoli nei pressi dell’imbarcadero ACTV, che per età, dimensione e forma non necessitano di alcun intervento.

L’intervento prevede di affiancare ad ogni albero un sostegno inclinato, che sia legato al tronco mediante funi dinamiche e reso solidale a quest’ultimo per interposizione, nella legatura, di una basetta in materiale elastico. Le fasi operative comprendono:

•   verifica preliminare dell'estensione dell'apparato radicale;

•   scelta del punto di perforazione a terra;

•   scelta del punto di contatto fra palo tutore e albero;

•   rilievo topografico della direttrice del sostegno;

•   esecuzione del micropalo secondo la direttrice precedentemente individuata;

•   scapitozzatura e montaggio della piastra di ancoraggio (a maturazione avvenuta);

•   montaggio del palo tutore;

•   collegamento fra palo tutore e albero mediante funi dinamiche, eseguito da tree- climber;

•   eventuali azioni accessorie sul suolo o sull’apparato radicale per la conservazione delle piante prima della riposa della pavimentazione.  

L’altro decreto che vede come attuatore dell’intervento il Comune di Venezia riguarda il ripristino urgente e la messa in sicurezza con rinforzo strutturale del compendio Ex Pescheria a Burano (decreto n. 56), danneggiato dall’acqua alta. Un intervento da 2.440.000 euro che prevede lavori importanti sul fabbricato mediante un insieme sistematico di opere che, pur non alterando la forma o la tipologia del fabbricato e dei materiali, porta ad un miglioramento sismico del manufatto, nel rispetto delle caratteristiche strutturali preesistenti. Non saranno infatti alterate forma, sagoma e tantomeno i materiali del manufatto, ma si procederà con un generale intervento di consolidamento e riabilitazione strutturale che coinvolgerà fondazioni, pilastri, paramenti murari e struttura lignea di copertura.

Sarà invece compito di Insula S.p.A. procedere con i lavori autorizzati con altri due decreti e, nello specifico il ripristino dei danni causati da acqua alta alle residenze comunali (decreto n. 54) e i ripristini urgenti su viabilità, fognature e muri di sponda presso le isole minori (decreto n. 55). 

Il primo di questi due decreti prevede un lavoro dal valore complessivo di 431.148 euro per dare una risposta concreta a 46 interventi puntuali, di cui 31 relativi ad alloggi posti al piano terra e 15 che riguardano gli spazi comuni o le pertinenze dei relativi alloggi. Nello specifico si interverrà su 3 lotti omogenei suddivisi per zone: la prima riguarda i sestieri di Castello, Canareggio e l’isola di Murano; la seconda i sestrieri di Dorsoduro, Santa Croce e l’isola della Giudecca; e la terza zona riguarda esplicitamente Campo Marte alla Giudecca.

I danni causati dalla mareggiata si sono riscontrati principalmente negli intonaci interni ed esterni e/o pareti in cartongesso per una fascia perimetrale di circa 30 centimetri dal livello battiscopa, nei battiscopa e nei parquet in legno distaccati e increstati dall’assorbimento dell’acqua salmastra, assieme alle porte interne e ai portoncini d’ingresso, completi di cassa porta. Gli interventi prevedono la rimozione degli elementi di finitura irrimediabilmente danneggiati, con la fornitura e posa in opera di nuove finiture quali: porzioni di nuovi intonaci per interni, nuove porzioni di cartongesso per pareti, nuovi battiscopa in ceramica (a sostituzione di quelli in legno), nuovi pavimenti in piastrelle di ceramica (a sostituzione dei parquet in legno), nuove porte e portoncini di ingresso in legno.

Il secondo di questi decreti riguarda invece un intervento per un valore di 2.189.900 euro con il quale si eseguiranno lavori stradali, nelle isole di Burano, Murano e Mazzorbo, su pavimentazione in trachite a giunto unito, in trachite a giunto fugato, in porfido ad opera incerta e cotto, al fine di eliminare punti di inciampo, buche, avvallamenti e ristagno di acqua piovana, con ripristino, ove necessario, di listoline in pietra d’Istria di coronamento del muro di sponda.

Inoltre a Burano saranno effettuati interventi di ripristino del funzionamento di un’ elettropompa collocata alla Stazione di Sollevamento Acque nere e nella zona Terranova, fronte Darsena Pescatori e Calle Boccaletto, si eseguiranno dei lavori di ripristino e rifacimento del paramento murario del pennello frangiflutti.

Nell’isola di Murano verranno eseguiti interventi di pulizia ed espurgo di collettori fognari, pulizia di caditoie e realizzazione di video-ispezione, per ricercare punti di ostruzione ed intasamento o problemi che creano ritardo di scolo delle acque di alta marea e conseguenti ristagni prolungati di acqua di alta marea. Sulla base dei riscontri registrati saranno eseguiti anche eventuali interventi di disostruzione o disintaso, e rifacimento di parti limitate di collettori.

Nell’isola di Mazzorbo sarà ripristinato il muro di sponda lato Ovest. Infine, nelle isole di Sant’Erasmo, Vignole e Torcello si eseguiranno dei lavori stradali su strade bianche e su pavimentazioni in cotto.

Gli ultimi 5 decreti invece riguardano interventi attuati dalla Direzione Regionale Musei Veneto - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Il primo (decreto n. 49), per un importo di 25.006,99 euro, riguarda ripristini urgenti alle opere impiantistiche alla Galleria Giorgio Franchetti che si compone dell’edificio denominato Ca’ d’Oro, che si affaccia sul Canal Grande nel sestriere di Cannaregio, e l’attiguo Palazzo Duodo. La marea ha totalmente allagato gli spazi del pian terreno dove sono ubicati i vani tecnici a servizio del funzionamento del museo e della tutela delle opere e degli edifici e pertanto si intende intervenire con la sostituzione del quadro elettrico generale della cabina di trasformazione del museo.

Il secondo (decreto n. 50) riguarda un lavoro da 14.640 euro per sistemare il complesso di San Gregorio a Venezia dove sono stati riscontrati dissesti dovuti al forte vento di bora che ha determinato, nella parte più alta ed esposta della chiesa, il sollevamento e lo scivolamento dei coppi di alcune porzioni del manto di copertura, lo scardinamento di un elemento in tubolare metallico con funzione di corrimano per una struttura in pietra di accesso alla copertura, il distacco della parte superiore delle vetrate a rullo di due finestroni gotici dell’abside centrale oltre che il dissesto di due canne fumarie.

Le azioni da intraprendere per la sicurezza antropica e per la conservazione della chiesa e dell’annessa canonica riguardano la revisione del manto di copertura e fissaggio degli elementi scivolati, la rimozione della struttura tubolare metallica, la messa in sicurezza delle porzioni di vetrate a rullo distaccate, la revisione della tenuta del comignolo di facciata della canonica ed infine la verifica della fattibilità della demolizione di una canna fumaria fortemente compromessa dalle raffiche di vento e pericolante.

I restati tre decreti riguardano, infine, il Museo archeologico Nazionale della Laguna di Venezia dove si procederà con tre diversi piani di intervento.

Il primo (decreto n. 51) riguarda un intervento di pulizia e rimozione dei depositi su tutta la superficie dell’isola. Nello specifico infatti il progetto si occupa della delicata pavimentazione in cotto presente nella prima parte del Tezon Vecchio, edificio dell’isola del Lazzaretto Vecchio che, con la gravissima mareggiata del novembre 2019, è stato ricoperto da uno spesso strato di limo. La fragilità di tale materiale e delle sue fughe in malta, richiede una grande accortezza nelle operazioni di asportazione del limo e di pulitura della pavimentazione, che non potranno essere realizzate con mezzi meccanici né con idropulitrici. Si prevede pertanto la rimozione a secco, con spatole e cazzuole, degli strati più consistenti di materiale depositato ed infine l’asportazione del limo distaccato e la successiva liberazione del cotto ad umido mediante un accurato risciacquo della superficie.

Il secondo (decreto n. 52) riguarda il sollevamento e la ricollocazione del quadro di comando pompe. Un progetto da 6.100 euro che prevede di rialzare il quadro di comando pompe, al fine di porlo al riparo in caso di nuove inondazioni (si prevede il rialzo di un metro circa) ed il ripristino funzionale della pompa di sollevamento. 

Infine il terzo (decreto n. 53) riguarda il ripristino di due porte d’acqua a garanzia della sicurezza contro intrusioni, infrazioni, effrazioni da parte di estranei. Un lavoro da 12.200 euro che si occupa, quindi, dei sistemi di “chiusura” dell’isola del Lazzaretto Vecchio verso l’esterno, dunque portoni e finestre. Gli interventi da attuare, descritti in ordine di priorità, saranno i seguenti:

- sistemazione dei portoni storici in legno (lato sud e lato est) con ferramenta tradizionale forgiata: controllo e ripristino di cardini, cerniere, catenacci, serrature e chiavi, piombature su pietra d’Istria, stesura protettivi ed ingrassaggio delle parti mobili;

- ripristino o nuova costruzione laddove necessario di finestre, provvisorie in legno con rinforzi in ferro e/o nuove bandelle per evitare intromissioni, nei magazzini del Priorado al piano terreno;

- fornitura e messa in opera di cancelletto in metallo a due ante per la divisione dei due tesoni (Tezon Vecchio prima parte e Tezon Vecchio seconda parte);

- interventi di lavaggio e di ripristino funzionale degli arredi per il visitatori (tavoli e sedie) e funzionali alle visite guidate che si fanno in isola e che sono state sommerse dall’acqua salata.

 

RIEPILOGO

L'attività della struttura commissariale e dei 12 diversi soggetti attuatori continua costantemente anche a distanza di quasi un anno dall'evento dell'Acqua Granda. Per alcuni dei progetti che sono stati approvati con recenti decreti, si sono rese necessarie indagini preliminari sulle strutture (nella maggior parte dei casi di tipo subacqueo) propedeutiche all'avvio delle progettazioni che hanno interessato ambiti e infrastrutture sulle quali da anni non venivano effettuati investimenti.

Ai decreti oggi sottoscritti, si ricorda che per quanto riguarda gli interventi finanziati con il secondo stralcio di finanziamento il commissario ha firmato:

- il 5 maggio, un blocco di 10 decreti con i quali sono stati avviati i lavori per quasi 5,5 milioni di euro per il ripristino, tra le altre, delle sedi scolastiche, comunali e della Protezione civile, delle rampe e dei ponti delle Zattere, del monumento alla Partigiana, oltre che al primo stralcio del sistema di messa in sicurezza di Pellestrina;

- il 25 maggio sono stati firmati altri 4 decreti per un valore di 380.030 euro destinati al ripristino di sedi giudiziarie, di parti del compendio di Palazzo Reale – San Marco, di fondamente, rive e ponti a Dorsoduro e di parapetti delle rive alla Giudecca;

- il 23 giugno, con ulteriori 3 decreti sono stati avviati i lavori, per complessivi 287.920;

- il 7 luglio altri decreti, di cui 88mila euro per il ripristino dei danni edili ai due asili nido del centro storico di Venezia, il Glicine e il Ciliegio, oltre 6 milioni di euro per ripristini diffusi su viabilità, fognature e muri di sponda in Venezia Centro Storico, 1,342 milioni per i lavori di sostituzione dei pali di segnalamento dei canali (bricole) in laguna di Venezia e 268.400 euro per di ripristino della scarpata arginale del canale Osellino - ramo morto - in località Ca’ Noghera

- il 14 luglio, sono stati sottoscritti 2 decreti con i quali si prevede per 1,830 milioni la realizzazione del il secondo stralcio dell’intervento di rialzo e impermeabilizzazione del muretto di separazione tra la banchina e l'abitato dell'isola di Pellestrina a Venezia, e per ulteriori 1,830 milioni di euro il ripristino del muro di marginamento della Riva dei Giardini Reali a San Marco;

- il 6 agosto, il Commissario ha approvato ulteriori decreti con i quali sono stati autorizzati gli interventi di ripristino dei muri di sponda, sistemazione listoline e gradinate al Lido di Venezia riviera S. Nicolò e Riva Pasquali per 427mila euro, i ripristini presso la Caserma dei Carabinieri di Pellestrina, Sestiere Vianelli per 73,2mila euro, i ripristini presso il Commissariato di Polizia di Castello per 61mila euro.

- il 18 settembre è stato sottoscritto il progetto definitivo per gli interventi di rispristino urgente di ponti e muri di sponda, danneggiati dall’acqua alta (zona Riva degli Schiavoni e Sette Martiri – Castello). Lavori per un totale di 610mila euro. 

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