Nuova questura a Marghera: firmato in Prefettura un protocollo d'intesa tra Comune, Città metropolitana, Ministero dell'Interno e Agenzia del Demanio. Il sindaco Brugnaro: "Pagina storica per la sicurezza in Città"

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Firma protocollo
 

Nuova questura a Marghera: firmato in Prefettura un protocollo d'intesa tra Comune, Città metropolitana, Ministero dell'Interno e Agenzia del Demanio. Il sindaco Brugnaro: "Pagina storica per la sicurezza in Città"

12/12/2018

Primo passo per la realizzazione della Questura di terraferma a Marghera. Questo pomeriggio in Prefettura a Venezia, infatti, il sindaco Luigi Brugnaro, il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, in rappresentanza del Ministero dell'Interno, e il direttore regionale dell'Agenzia del Demanio Dario Di Girolamo, alla presenza del prefetto Vittorio Zappalorto, hanno firmato un protocollo d'intesa "per la razionalizzazione e riallocazione della Questura nel territorio del Comune di Venezia mediante la cessione di immobili demaniali". Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, compreso il questore Danilo Gagliardi, l'assessore alla Sicurezza urbana Giorgio d'Este, il consigliere delegato alla Sicurezza partecipata Enrico Gavagnin, l'assessore regionale Giuseppe Pan e il comandante della Polizia Locale, Marco Agostini.

"Pagina storica"

"Voglio ringraziare il prefetto e le Forze dell'Ordine, oltre che il Demanio - ha commentato il sindaco Brugnaro - Un sentito grazie anche al ministro dell'Interno Matteo Salvini, che oggi non è presente ma è come se ci fosse. Ha dato la giusta spinta al progetto. C'è sintonia non solo con lui, ma anche con la Regione, con cui stiamo facendo operazione di pulizia generale del territorio. La nuova Questura sorgerà sul versante di Marghera dell'area della stazione ferroviaria e sarà a costo zero per il Comune e per i cittadini. Il Demanio entrerà in possesso dell'ex scuola Monteverdi e in cambio ci darà altri immobili che renderemo utili per la collettività. Lo Stato - ha continuato il primo cittadino - per l'ennesima volta dimostra di esserci. Il capo della polizia, la cui presenza denota che Venezia viene tenuta in grossa considerazione, mi ha creduto a suo tempo quando gli chiesi di mettere a disposizione ulteriori uomini. Il loro lavoro ha portato all'operazione contro la mafia nigeriana, realtà criminale ai massimi livelli non solo in Italia ma anche in Europa. Qui, inoltre, abbiamo sviluppato il concetto di sicurezza partecipata. Ogni giorno ci sono 2mila cittadini che monitorano attivamente il territorio, un elemento che ha una valenza anche sociale. Il questore Gagliardi intende riorganizzare i presìdi di sicurezza nel nostro territorio, un disegno che si coniuga con la grande centrale operativa che inaugureremo nei prossimi mesi al servizio di residenti e turisti. Abbiamo demolito l'ex scuola Monteverdi - ha concluso Brugnaro - si era trasformata in un ricettacolo di delinquenza e al suo posto arriverà la nuova Questura. A Venezia commettere reati non conviene, anche perché nessuno è rimasto impunito nel corso dell'ultimo anno".

"Giusta miscela di sapienza e audacia"

"Se si vive e lavora in uffici idonei si produce maggiore sicurezza - ha aggiunto il prefetto Gabrielli - La Polizia di Stato di Venezia si trovava in una situazione per la quale bisognava trovare una soluzione all'altezza. Però se non si crea la giusta miscela di sapienza, intelligenza, e anche audacia, non si va da nessuna parte. Non posso che ringraziare in questo senso il sindaco, perché il nostro Paese purtroppo è anche un Paese di botteghe, dove le persone guardano agli interessi propri prima ancora di quelli generali. A Venezia non è stato così".

Il protocollo d'intesa

Ex scuola Monteverdi al Demanio - Nell'accordo si prevede la permuta con cui lo Stato, attraverso l'Agenzia del Demanio, entra in possesso dell'ex scuola Monteverdi di via Ulloa a Marghera (abbattuta lo scorso mese), stabile ora di proprietà della società La Immobiliare Venezia srl di cui il Comune di Venezia detiene il 99,52% delle quote societarie, mentre di converso il Demanio si occuperà di riprendere in consegna dal Ministero dell'Interno un fabbricato in corte Gregolina a Venezia utilizzato dalla Polizia di Stato (previo accertamento di un eventuale interesse culturale della struttura) e di un immobile situato in riviera San Nicolò al Lido e a trasferirne poi la proprietà a titolo di permuta al Comune di Venezia, che si impegna invece a effettuare indagini sul terreno dell'ex scuola Monteverdi per escludere la presenza di eventuali sostanze inquinanti o di residuati bellici e ad adottare una variante urbanistica per permettere la costruzione della nuova Questura.

Polizia di Stato, razionalizzazione delle sedi - Attraverso il protocollo sottoscritto oggi, della durata di 3 anni, il Ministero dell'Interno si dichiara invece disponibile "ad attivare tutte le iniziative utili all'ottenimento dello stanziamento dei fondi necessari alla realizzazione" della nuova Questura e a "razionalizzare le proprie sedi nella terraferma veneziana". Una volta ultimato l'immobile, infatti, la polizia di Stato lascerà la sede distaccata della Questura di via Nicolodi a Marghera, il commissariato di via Cosenz a Marghera (immobile in comodato d'uso dal Comune di Venezia) e il commissariato di via Ca' Rossa a Mestre (ora in locazione passiva dalla Città metropolitana di Venezia). In più nella nuova struttura troveranno spazio anche gli Uffici immigrazione della Prefettura di Venezia, che ora si trovano nella sede di Ca' Corner, e lo sportello unico Immigrazione di via Mameli a Marghera: è il primo caso in Italia e permetterà una gestione più veloce ed efficace della materia. 

L'impegno della Città metropolitana - Il protocollo d'intesa prevede esplicitamente che la Città metropolitana di Venezia si impegni "a prestare la propria collaborazione nell’ambito della progettazione dell’intervento, anche mediante l’assunzione della funzione di stazione appaltante, oltre che ad assumere in proprio, laddove necessaria, la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica finalizzata al reperimento delle fonti di finanziamento dell’opera". 

Tavolo tecnico per la fase operativa - Per avviare la fase operativa del protocollo d'intesa sarà costituito un tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura composto dai rappresentanti delle parti sottoscrittrici che dovrà riunirsi entro 60 giorni dalla firma odierna, la quale concretizza la futura "razionalizzazione e riallocazione degli Uffici della Polizia nel territorio del Comune di Venezia, con la conseguente ripartizione sia nel centro storico che nella terraferma degli interventi di pronto soccorso e dei servizi alla cittadinanza che la Polizia di Stato ha come competenza e dovere istituzionale", come si dichiara nel protocollo d'intesa.

Venezia, 12 dicembre 2018

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