L'assessore Venturini interviene a Roma al convegno di Federagenti e ribadisce la centralità del Porto di Venezia

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vetturini all'assemblea di Federagenti
 

L'assessore Venturini interviene a Roma al convegno di Federagenti e ribadisce la centralità del Porto di Venezia

04/12/2018

La centralità del Porto di Venezia, la necessità che il Governo prenda una decisione sul suo futuro e l'importanza che venga rispettata la soluzione espressa dal Comitatone nel novembre scorso. Su questi temi è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico, Simone Venturini, partecipando questa mattina a Roma, nella sede di Confcommercio, al Convegno “Se Venezia non è più porto… allora questa è una non assemblea” promosso da Federagenti. 

All’ appuntamento hanno preso parte, tra gli altri, Gian Enzo Duci, presidente Federagenti, Alessandro Santi, presidente Assoagenti Veneto, Vincenzo Marinese, presidente Confindustria Venezia Area metropolitana di Venezia e Rovigo, Pino Musolino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Daniele Rossi, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale e, in collegamento telefonico, Edoardo Rixi, vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti.

“Abbiamo ribadito l’importanza e la necessità di una scelta del Governo circa il Porto di Venezia - ha dichiarato l’assessore Venturini, al termine dell’incontro - affinché si possa mettere la parola fine a questo stato d’incertezza e indecisione. Abbiamo evidenziato come la città, senza il porto crocieristico e commerciale, porta d’accesso e di uscita delle merci che vengono prodotte in tutto il Veneto e quindi funzionale a tutto il sistema del Nordest, non vivrebbe.

Il Porto è un sistema che garantisce migliaia di posti di lavoro, circa 5000 nel settore crocieristico e almeno 15.000 per quanto riguarda il Porto commerciale.

Sarebbe sbagliato mettere ulteriormente in difficoltà il Porto, così come pensare che la Laguna sia inconciliabile con l’attività portuale: basta trovare le soluzioni tecniche più adatte e i migliori accessi, in grado di tutelare occupazione e ambiente. 

Abbiamo ribadito che Comune, Porto, Regione, Città metropolitana hanno una voce unica su questi temi e sarebbe inaccettabile che questo Governo non ascoltasse i veneziani, rappresentati dalle loro istituzioni e non da Comitati o presunti tali che in qualche modo rivendicano il diritto di parlare per Venezia. Abbiamo infine chiesto con forza che venga rispettata la soluzione espressa dal Comitatone un anno fa con la decisione di far arrivare le navi in Marittima lungo il già esistente canale Vittorio Emanuele e, quelle più grandi, a Marghera lungo il canale Nord lato Nord”.

Venezia, 4 dicembre 2018

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