Presentati i dati della Polizia locale sull'attività di contrasto ai reati predatori

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Assessore D'Este e commissari Pl
 

Presentati i dati della Polizia locale sull'attività di contrasto ai reati predatori

09/10/2017

 

 

Dall'inizio dell'anno ad oggi sono 82 le persone colti in flagranza di reato, di cui 30 arrestati (26 maggiorenni e 4 minorenni) e 52 denunciati a piede libero (28 maggiorenni, 17 minorenni imputabili e 7 minori non imputabili) per reati predatori (come furti e truffe) dalla Polizia locale di Venezia. Un bilancio dell'intensa attività del Corpo anche contro questo tipo di attività criminosa è stato fatto questa mattina a Palazzo Papadopoli, dall'assessore alla Sicurezza urbana, Giorgio D'Este, dal responsabile del Servizio Gianni Franzoi, dal commissario Gianfranco Zarantonello e dal vicecommissario Francesco Livieri, in previsione della riunione della II Commissione consiliare convocata nel pomeriggio al Municipio di Mestre sul tema “Misure preventive a contrasto dei borseggi in città”.

“Numeri in aumento – ha sottolineato Gianni Franzoi – se si pensa che alla fine del 2016 i borseggiatori colti in flagranza di reato erano stati 74. In vent'anni l'attività operativa, svolta esclusivamente da operatori in abiti civili, si è rafforzata grazie a una rete informativa di prossimità, composta da cittadini, operatori Actv, Veritas e commercianti. Una collaborazione attenta e spontanea, diffusa nei sestieri della città storica che ci consente di ottenere segnalazioni importanti e poter intervenire in modo tempestivo”.

E' cambiata nel corso degli anni la nazionalità degli autori dei reati predatori. Se tra la fine del 1990 e gli inizi del 2000 furti e scippi erano prevalentemente nelle mani di algerini e romeni, ora invece, il maggior numero dei reati viene compiuto da bosniaci e croati, (38 reati complessivamente) che agiscono in gruppo e provengono dai campi nomadi di Milano e Roma, si trasferiscono per qualche giorno in città, dove prenotano anche una stanza d'albergo nella terraferma, per poter così svolgere l'attività predatoria. Seguono i romeni (15 reati), i macedoni (7), gli italiani (6), i georgiani e bulgari (4 reati), i kosovari (2), i serbi, tunisini, marocchini (1).

E' un fenomeno che non ha stagionalità, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa, e che segue il flusso dinamico delle presenze turistiche. Di mattina, ad esempio, i borseggi sono concentrati in prossimità degli approdi Actv, a piazzale Roma o in zona Ferrovia; nel corso della giornata si spostano in centro storico: ponte di Rialto, ponte degli Scalzi e San Simeon Piccolo, le zone delle Mercerie, San Zulian e piazza San Marco. Nel tardo pomeriggio, infine, il punto nevralgico dei reati predatori diventa nuovamente piazzale Roma, in particolare nelle aree di salita sugli autobus per la terraferma, e alla stazione del People moover.

Le autrici dei reati sono prevalentemente donne, per lo più giovani madri o in gravidanza (81%). Le prede preferite appartengono sempre al gentil sesso e sono generalmente di mezza età o anziane e turiste.

“L'Amministrazione – ha commentato l'assessore alla Sicurezza urbana Giorgio D'Este - non ha alcuna intenzione di mollare su questo fronte, anzi, proprio grazie ai risultati conseguiti, il sindaco Luigi Brugnaro e tutti noi stiamo costantemente lavorando affinché si concretizzino strumenti giuridici adeguati per garantire un'incisiva operatività d'intervento”.

L'assessore D'Este ha infatti sottolineato come la legge sia inadeguata e vada migliorata sotto il profilo giuridico per rendere efficaci i provvedimenti sulle misure cautelari. “Delle 30 persone condotte dinanzi al giudice in stato di arresto - ha spiegato D'Este - 25 sono state colpite da misure cautelari: per nove di loro sono state disposte misure detentive (in carcere o presso l'abitazione). Solo l'11% dei soggetti dediti ai borseggi è stato privato della libertà personale. Da quando il Tribunale ha avviato però un giro di vite colpendo con misure cautelari detentive anche borseggiatrice incinte o con bimbi piccoli a carico, si è assistito a un calo di questi fenomeni”.

Ringraziando poi gli agenti di Polizia locale e tutte le Forze dell'Ordine che quotidianamente danno il loro meglio per garantire la sicurezza in città, l'assessore ha anche annunciato un potenziamento della campagna di informazione sui mezzi pubblici contro i furti e un'intensificazione dell'attività di vigilanza con impianti di videosorveglianza in diversi punti della città.

I DATI:

TOTALE PERSONE DENUNCIATE IN FLAGRANZA DI REATO : 82

PERSONE ARRESTATE: 30
MAGGIORENNI: 26
MINORENNI: 4

PERSONE DENUNCIATE A P.L.:52
MAGGIORENNI: 28
MINORENNI:17
NON IMPUTABILI: 7

MISURE CAUTELARI: 25
CUSTODIA IN CARCERE: 7
ARRESTI DOMICILIARI: 2
OBBLIGO PRESENTAZIONE ALLA P.G.: 4
DIVIETO DI DIMORA: 8
OBBLIGO DI DIMORA: 4

La nazionalità degli autori dei reati predatori:

nr. 23 di nazionalità bosniaca
nr. 18 di nazionalità romena
nr. 15 di nazionalità croata
nr. 7 di nazionalità macedone
nr. 4 di nazionalità georgiana
nr. 4 di nazionalità bulgara
nr. 6 di nazionalità italiana (nr.3 sinti)
nr. 2 di nazionalità kosovara
nr. 1 di nazionalità serba
nr. 1 di nazionalità tunisina
nr. 1 di nazionalità marocchina.

I luoghi maggiormente interessati dal fenomeno:

nr.19 nella zona di piazzale Roma (piazzale autobus, imbarco ACTV, people mover)
nr.15 sul ponte di Rialto
nr.14 sul ponte degli Scalzi e a San Simeon Piccolo
nr.12 nelle zone centrali (Mercerie, Spadaria, San Zulian, Piazza San Marco e vicinali)
nr.9 nella zona delle Chiovette e San Stae
nr.6 nella zona Ferrovia, imbarco ACTV
nr.5 sul ponte della Costituzione
nr.2 a Mestre

Venezia, 9 ottobre 2017

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