La Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, ha approvato questa mattina la delibera di approvazione del progetto definitivo per il ripristino funzionale del fabbricati 1, reparto 4° del Cimitero di Mestre per un importo complessivo di 152.745,05 euro.
“L’intervento si è reso necessario – spiega l’assessore Zaccariotto – per permettere, nel più breve tempo possibile, di rendere possibile l'accesso in quell'area del cimitero. Infiltrazioni d’acqua, vetustà delle guaine, mancanza di scossaline sul cornicione e la mancanza di manutenzione negli anni passati, hanno costretto la chiusura al pubblico del fabbricato a causa del pericolo di caduta delle lapidi di marmo dei loculi e delle nicchie cinerarie. Con questa delibera si provvederà all’eliminazione delle infiltrazioni provenienti dal tetto, al fissaggio e la stabilizzazione delle cornici e delle lapidi di marmo ed a un puntuale lavoro di ripristino e manutenzione sul manufatto, con la rimozione di erbe infestanti e alla pulizia generale delle pavimentazioni.
"I cimiteri sono luoghi che toccano gli affetti e i sentimenti delle cittadine e dei cittadini - continua l’assessore. Per questo l’Amministrazione comunale ha voluto, concretamente, dedicare attenzione e risorse a questi luoghi, per troppo tempo abbandonati e lasciati decadere, tanto da rendere impossibile l'accesso a tantissimi loculi. Con l’occasione annuncio, che proprio in questi giorni, stanno iniziando dei lavori di messa in sicurezza di altre aree del cimitero di Mestre con il momentaneo posizionamento di reti sulle coperture in cemento di altri fabbricati al fine di evitare la possibile caduta di calcinacci. Un'operazione che ci permetterà di poter riaprire aree ora intercluse. Analoghi interventi si stanno realizzando in altri cimiteri della terraferma. A Marghera inoltre stanno iniziando i lavori per rendere usufruibile la chiesetta del cimitero. Passo dopo passo stiamo rimettendo a posto una situazione che altri hanno trascurato per troppo tempo, un tempo intollerabile per la sacralità dei luoghi nella coscienza delle cittadine e dei cittadini, luoghi di raccoglimento e preghiera per i propri cari che non ci sono più”.