La vicesindaco Colle e l'assessore Venturini in visita di cortesia alla Congregazione armena di Venezia

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Vicesindaco e assessore con arcivescovo
 

La vicesindaco Colle e l'assessore Venturini in visita di cortesia alla Congregazione armena di Venezia

20/07/2017

 
La vicesindaco di Venezia Luciana Colle e l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, si sono recati questa mattina all'isola di San Lazzaro, in visita di cortesia alla Congregazione armena di Venezia, che attualmente è costituita da otto sacerdoti provenienti dal Libano e dalla Siria e sei novizi di origine armena. Ad accogliere i rappresentanti istituzionali sono stati Levon Zekiyan, Arcivescovo degli armeni cattolici della Turchia e Delegato Pontificio per la Congregazione Mechitarista e Padre Vahan Otanian, bibliotecario, archivista e responsabile del museo.

 

Nel portare i saluti del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, la vicesindaco Colle e l'assessore Venturini hanno voluto ringraziare la Congregazione per l'attività svolta per la città nel corso dei secoli.

 

L'Arcivescovo Zekiyan ha quindi mostrato agli ospiti i luoghi più significativi del monastero: la chiesa, il chiostro, il refettorio, la galleria degli artisti armeni, la biblioteca, il museo, la sala dei manoscritti. Ambienti in cui sono conservati tesori di grande valore artistico o documentale, testimonianza di una comunità religiosa e accademica, ricca di storia, che dal 1717, quando l'abate Mechitar ottenne l'isola in concessione perpetua, divenne custode di cultura, archivio di memoria e di pensiero.

 

Nella quiete di una delle isole più suggestive della Laguna sono conservate porcellane del Settecento di manifattura armena, paramenti sacri, tra cui un sipario da liturgia, una delle mummie meglio preservate al mondo, custodita là dove Lord Byron, tra il 1816 e il 1817, amava leggere e studiare la cultura armena, acqueforti di Edgar Chahine e naturalmente volumi, alcuni antichissimi. Di particolare pregio - ha spigato Padre Otanian - il primo libro in armeno stampato a Venezia, che risale al 1512, e il primo dizionario di lingua armena del 1769.

 

Nei giardini che circondano il monastero vengono coltivate delle rose con cui i sacerdoti producono ancora marmellata.

 

“Questa preziosa visita – hanno infine lasciato scritto i rappresentanti del Comune di Venezia – per confermare e consolidare un'amicizia che dura da secoli. La magnificenza delle persone e dei luoghi si esprime conoscendo quest'isola”.

 

Venezia, 20 luglio 2017

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