La tecnologia e l'innovazione, applicate all'arte per valorizzare il pensiero e la cultura italiana a livello internazionale. E' questo il grande obiettivo di Magister Giotto, il format multimediale, prodotto da Cose Belle d’Italia Media Entertainment, allestito alla Scuola Grande della Misericordia e presentato oggi alla stampa alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Promossa in occasione delle celebrazioni dei 750 anni dalla nascita Giotto la mostra è la prima delle tre esposizioni che compongono la trilogia Magister annualmente dedicate a grandi Maestri dell’arte italiana: Giotto (tardo Medioevo), Canova (Neoclassico, estate 2018) e Raffaello, (Rinascimento che verrà allestita per l' estate del 2019).
“Non è un caso che sia stata scelta questa città per ospitare il progetto – hanno spiegato gli organizzatori - perché Venezia è una città d'arte, circondata dall'acqua che include e unisce, una città che ama la cultura e l'innovazione”.
“Ringrazio il presidente di Cose Belle d'Italia Stefano Vegni per il grande investimento che sta facendo sull'arte in Italia e i curatori dell'esposizione per aver scelto Venezia per lanciare una mostra così prestigiosa che onora la città – ha dichiarato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. I Capitali e gli investimenti privati sono l'anima essenziale nella scoperta dell'arte, del nuovo, del mettere a frutto questa grande inventiva imprenditoriale con cui si offre una visione diversa e moderna dell'arte. Questa mostra propone un format nuovo e innovativo che andrà anche in Giappone”.
Allestito negli ampi spazi della Scuola Grande della Misericordia – per un totale di 28.000 metri cubi, il percorso espositivo (della durata di circa 45 minuti) si snoda tra il piano terra e il primo piano, nei quali il visitatore, è accompagnato attraverso le cuffie dalla voce narrante di Luca Zingaretti, e dalla drammaturgia musicale di Paolo Fresu nella produzione artistica di Giotto.
Accolto nell’immensa navata d’ingresso dall’imponente Croce del Presepe Greccio, ricostruita, su ispirazione di quella dell’affresco, come una installazione spiritualmente tridimensionale, il visitatore proseguirà la visita al primo piano nella sequenza di sette ambienti realizzati con una speciale architettura tessile. In un percorso verbale-visivo-musicale si alternano le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere del Maestro realizzate a Firenze per arrivare alla Missione Giotto nel 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni a Padova.
L’obiettivo di Magister Giotto – è stato sottolineato - è consentire al pubblico, di età e provenienza diverse, di compiere un percorso culturale e artistico emozionale nel quale allestimento, conoscenza, spettacolo si fondono per creare un’unica esperienza di coinvolgimento empatico e partecipazione individuale.
La mostra Magister ha la direzione artistica di Luca Mazzieri, autore e regista, e la direzione esecutiva di Alessandra Costantini, architetto e progettista. E’ curata da Alessandro Tomei, professore ordinario di storia dell’arte medievale presso l’Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara e da Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte membro del Comitato dei Garanti per la Cultura Classica del MIUR. Il Comitato Scientifico è formato da Cesare Barbieri, professore emerito di astronomia presso l’Università di Padova e Stefania Paone, professore aggregato di storia dell’arte medievale presso l’Università della Calabria a Cosenza. La mostra si avvale anche della consulenza scientifica di Serena Romano Gosetti di Sturmeck, professore ordinario di storia dell’arte medievale presso l’Università di Losanna.
L'esposizione potrà essere visitata da domani, 13 luglio, fino al 5 novembre.
Venezia, 12 luglio 2017