La Scuola Grande di Santa Maria della Carità

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Sede accademia belle arti
 

La Scuola Grande di Santa Maria della Carità

29/07/2019

La Scuola di Santa Maria della Carità, fondata nel 1260, fu una delle più antiche tra le istituzioni laico-religiose veneziane e una delle prime ad avere l’appellativo di “grande”.

Come le altre scuole aveva compiti di mutuo soccorso e di carità verso i poveri, che coltivava anche mediante investimenti oculati delle somme versate dai confratelli e dalla Repubblica. Nel XV secolo le rendite aumentarono grazie al sostegno del veneziano Papa Eugenio IV, permettendo di rinnovare ed ampliare ulteriormente gli edifici. Le vicende della Scuola, soprattutto economiche, permisero ai suoi sostenitori di acquistare nel corso dei secoli gran parte dell’area di proprietà del monastero adiacente, come il terreno sul quale a partire dal 1344 costruì la propria sede definitiva e fu eretto l’Albergo, nel quale ospitare i bisognosi.

Le uniche testimonianze che ci permettono di stabilire la fisionomia architettonica dell’edificio ci vengono da un dipinto del Canaletto (1697 – 1768) il quale, dipingendo una veduta dal laboratorio del “tagliapiera” a San Vidal, ci offre una splendida immagine dell’area intorno alla chiesa della Carità e quindi della Scuola: da esso si scopre una facciata ornata da eleganti pinnacoli, con due alte finestre centrali ed un coronamento curvilineo.

Intorno al 1760 Bernardino Maccaruzzi e Giorgio Massari apportarono modifiche sia internamente che esternamente, con la completa sostituzione della precedente facciata gotica e l‘apertura del portale sul campo (la facciata acquisirà l’aspetto attuale nel 1830).

Come tutte le altre Scuole, anche questa venne soppressa nel 1806 con il famoso editto napoleonico: il complesso della Carità fu così destinato a sede dell’Accademia di Belle Arti. Nel 1808, il Selva, nel revisionare la struttura interna della Scuola, al fine di renderla funzionale al nuovo ruolo a cui era ed è ancor’oggi destinata, modificò ancora una volta il prospetto esterno: le due finestre laterali vennero regolarizzate, senza più alcuna modanatura, venne eliminata la nicchia centrale sopra il portale d’ingresso, ma soprattutto venne sostituito il coronamento curvilineo con un possente attico, che dà all’edificio una forma più austera.

 

 

 

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