Inaugurate sull’Isola di San Giorgio Maggiore “Le Stanze della Fotografia”

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Stanze della fotografia
 

Inaugurate sull’Isola di San Giorgio Maggiore “Le Stanze della Fotografia”

28/03/2023

Un centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e della cultura delle immagini, in continuità con il disegno culturale che ha animato la Casa dei Tre Oci, ma con una spinta e una visione ancora più internazionali. Nascono con questo obiettivo “Le Stanze della Fotografia”, l’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini inaugurate questa mattina nelle Sale del Convitto sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

La nuova sede espositiva,1850 metri quadrati disposti su due livelli, originariamente adibita a magazzini della dogana, divenuta nel 1952 convitto scolastico, è stata oggetto di un importante lavoro di riallestimento e valorizzazione degli spazi, che da oggi al sei agosto ospiteranno due mostre: “Ugo Mulas. L’operazione fotografica”, omaggio al grande fotografo a 50 anni dalla sua scomparsa e “Venezia alter mundus” a cura di Alessandra Chemollo.

‘Le Stanze della fotografia’, la cui direzione artistica è affidata a Denis Curti, accanto alle rassegne a Venezia e in altre città estere proporranno laboratori, incontri, workshop, seminari con fotografi nazionali e internazionali, master.

“Saranno uno strumento di conoscenza ulteriore che Venezia offrirà al mondo: invenzione artistica e documentazione scientifica si fonderanno in un’unica sperienza” ha dichiarato Giovanni Bazoli, presidente della Fondazione Giorgio Cini, che custodisce una delle più importanti collezioni fotografiche d’Europa. “Non una galleria, ma uno spazio di progettazione e di produzione del sapere, che parte da Venezia e guarda al mondo, nella convinzione che nella cultura stia il futuro di Venezia” ha aggiunto Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte.

Sul risveglio culturale della città ha focalizzato il suo intervento anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha sottolineato come quando la Casa dei Tre Oci, lo storico palazzo neogotico sull’isola della Giudecca e di recente acquistato dal Berggruen Institute, è stato ceduto, avesse chiesto che venisse garantita la produzione culturale: “La promessa è stata mantenuta” ha dichiarato. “La Fondazione Cini si è messa a disposizione per questa nuova iniziativa, aprendosi a tutti gli altri attori che sono coinvolti nel progetto, testimonianza di un successo. La cultura – ha aggiunto il primo cittadino - è dibattito, confronto, polemica a volte, l’importante è che possa essere trasversale e offra prospettive alle sfide del futuro. Non abbiamo mai pensato di candidare ufficialmente Venezia a ‘Capitale della cultura’ perché lo è già, per l’attività che molti stanno portando avanti. Abbiamo di fronte una grande scommessa, che stiamo realizzando: ‘Venezia capitale mondiale della sostenibilità’ che si presenta come un catalizzatore di intelligenze, grazie alla sinergia tra pubblico e privato”. Un tema, quest’ultimo, rimarcato anche dal presidente della Fondazione Renato Brunetta, che ha parlato delle ‘Stanze della fotografia’ come di un luogo di produzione, esposizione e conservazione di un linguaggio straordinario come quello della fotografia, in una sintesi straordinaria tra pubblico e privato”.

Il nuovo centro potrà contare sulla creazione di una Fondazione dedicata, che permetterà di finanziare e sostenere i progetti di ricerca, dove confluiranno partner quali la Fondazione di Venezia che promuoverà insieme a soggetti privati, ha spiegato il presidente Michele Bugliesi,  l’istituzione di un Premio annuale per la fotografia rivolto ai giovani.

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