
Uno studio realizzato attraverso un video di interviste per illustrare non solo quali siano gli spazi (sia fisici che creativi) per le nuove professioni, ma anche cosa si stia facendo, nel nostro territorio, per supportarli e creare ulteriori opportunità.
Un lavoro voluto congiuntamente dalla Cna e dalla Confesercenti, con il contributo della Camera di commercio Venezia Rovigo, e commissionato allo Iuav, che è stato presentato ufficialmente questa mattina a Mestre con una conferenza stampa a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore comunale alla Promozione del territorio, Paola Mar, il direttore della Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, Alvise Canniello, il direttore della Cna Metropolitana di Venezia, Roberto Paladini, il docente dello Iuav, Guido Borelli, che ha realizzato il video-studio in collaborazione con Pietro Carra.
“E’ intanto molto significativo – ha sottolineato l’assessore Mar – il fatto che continui, per il secondo anno, la collaborazione tra Cna e Confesercenti. E' infatti importante fare squadra per affrontare le nuove sfide che il mercato del lavoro sta lanciando: una squadra di cui fa parte, con grande convinzione, anche l’Amministrazione comunale.
In questi anni abbiamo cercato di fare un lavoro importante non solo per creare nuovi spazi dove ospitare le ‘nuove professioni’, ma anche per dar loro la giusta ‘vetrina’, ad esempio con i circa 2.500 eventi, di varia natura, che avvengono ogni anno in città, equamente divisi su tutto il territorio, con una prevalenza, anzi, di quello in Terraferma. Un grande lavoro che sta dando ottimi risultati, anche perché ha permesso alla collettività di riappropriarsi di spazi, penso ad esempio ai parchi, che sembravano perduti.”
Il video, della durata di una ventina di minuti, raccoglie le testimonianze di vari protagonisti mestrini di quello che viene definito oggi il ‘neo-artigianato’, che coniuga le abilità manuali tradizionali con le tecnologie avanzate sia in fase di produzione che di proposizione sul mercato. Non solo il racconto di come è nata la loro “idea’ e di come si è sviluppata, ma anche un’occasione per portare consigli, istanze, suggerimenti per dare l’opportunità ad altre persone di percorrere la loro stessa strada.
“Divulgheremo questo video dai nostri canali e sui social – hanno spiegato Canniello e Paladini – per far capire che le nostre associazioni ci sono, e sono a fianco di tutti coloro che vogliono lanciarsi in questa nuova sfida. E’ un modo anche per migliorare la città: pensiamo che attualmente circa un quinto dei 700 negozi presenti tra Via Piave e viale Garibaldi, è chiuso.”