Quattro bandi per il contenimento e il riuso del suolo edificato. L'assessore De Martin illustra la delibera di Giunta

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Quattro bandi per il contenimento e il riuso del suolo edificato. L'assessore De Martin illustra la delibera di Giunta

04/10/2024

Favorire lo sviluppo del territorio attraverso il riuso e la trasformazione di edifici e spazi esistenti, non utilizzati o sottoutilizzati, per creare nuove opportunità economiche e sociali e proporre nuovi scenari urbani. E' il filo conduttore dei quattro bandi pubblicati dal Comune di Venezia e illustrati questa mattina al Municipio di Mestre dall'assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin.

L'obiettivo è disegnare al 31 dicembre 2024, data di scandenza dei termini di presentazione delle domande, una mappatura aggiornata degli edifici in zona agricola non più funzionali alla conduzione del fondo, quelli produttivi - sempre in zona agricola - dismessi e non utilizzati, e riqualificare le zone all’interno delle aree di urbanizzazione consolidata in stato di degrado. In quest'ottica si inserisce il bando volto agli interventi di rinaturalizzazione del suolo, in applicazione all’articolo 4 della Legge Regionale 14/2019.

"Un'operazione di marketing territoriale per ricalibrare e rivedere lo sviluppo del tessuto edilizio urbano - ha spiegato l'assessore De Martin illustrando la delibera di Giunta -  attraverso il riuso degli edifici abbandonati che oggi non troverebbero una soluzione di sviluppo se non con un provvedimento dedicato. Attraverso i quattro bandi coinvolgeremo la partecipazione della cittadinanza e delle imprese, valuteremo le proposte di riuso e i progetti che riterremo più efficaci a massimizzare l’utilità per chi vive, lavora, transita nella città, ponendo l’accento anche sui servizi al cittadino che costituiscono la sostanza della città pubblica".

I bandi per il riuso degli edifici in zona agricola non più funzionali alla conduzione del fondo, in applicazione della Legge Regionale 11/2004, e di quelli produttivi sempre in zona agricola, dismessi e non utilizzati, in applicazione delle norme tecniche del Piano di Assetto del Territorio (PAT), prevedono la possibilità della riconversione a residenza stabile, verificando la proposta di trasformazione in termini di caratteristiche dell’intervento e di cubatura assegnabile, per un massimo di 800metri cubi. E' ammessa, inoltre, la riconversione degli edifici a funzioni compatibili con il contesto agricolo come ad esempio: il ricovero, la pensione, il benessere, la cura, l'addestramento e il maneggio per animali (escluso l’allevamento che necessita di specifici requisiti localizzativi e igienici); l'attività di diffusione della conoscenza e della promozione del territorio e dei prodotti locali (anche come sedi di associazioni) e della sua fruizione (noleggio bici, noleggio piccole imbarcazioni a remi, etc.); attività sportive e ludiche.

Un terzo bando selezionerà le richieste di interesse per la richiesta di demolizione di manufatti considerati incongrui al contesto urbano in cui sorgono. L'Amministrazione comunale, individuati gli edifici inutilizzati, fatiscenti e pericolanti, che abbiano completato il ciclo di vita utile sotto il profilo tecnico, economico e funzionale, esaurendo la propria funzionalità ed il conseguente valore economico che avevano, valuterà le proposte di rinaturalizzazione del suolo sulla base delle priorità di interesse pubblico e tenendo in considerazione il valore derivante alla comunità e al paesaggio dall’eliminazione dei manufatti.

Nell'ambito delle aree di urbanizzazione consolidata in stato di degrado, in applicazione dell’articolo 6 della Legge Regionale 14/2017, il quarto bando, attraverso una variante “semplificata” al Piano dei gli Interventi, prevede la possibilità di autorizzare attraverso uno specifico piano urbanistico attuativo interventi di rigenerazione urbana e sociale che tengano conto dei destinatari finali dell’opera, per permettere che le scelte progettuali operate favoriscano lo sviluppo e la fruizione dei servizi e delle infrastrutture presenti. Gli interventi devono riguardare complessi edilizi significativi in termini dimensionale tali da costituire un ambito urbano ed essere  finalizzati alla valorizzazione del territorio, individuando quali possano essere le opere di interesse pubblico, all’interno e all’esterno dell’ambito, che integrino i servizi alla persona già presenti.

I bandi sono pubblicati sul sito internet del Comune di Venezia al link: www.comune.venezia.it/riuso

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