Occupazione suolo pubblico, l'assessore Costalonga illustra le novità del nuovo regolamento
07/12/2022Il nuovo regolamento CUP (Canone per le occupazioni di suolo pubblico, fra le quali vi sono i cosiddetti plateatici) ha introdotto alcune novità per il rinnovo delle occupazioni “storiche”. Le nuove disposizioni non rientrano in quelle dettate dall’emergenza Covid, che hanno già disposto a suo tempo il rientro delle occupazioni straordinarie entro il 31 dicembre 2022.
Nello specifico, tutte le concessioni che, in base al vecchio regolamento, seppure scadute venivano rinnovate annualmente a fronte del semplice pagamento del canone di occupazione, col nuovo regolamento dovranno essere rinnovate espressamente presentando, attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it, le richieste di rinnovo.
"Alla luce di tale rilevante novità e in accordo con le associazioni di categoria e dei professionisti - spiega l'assessore alle Attività produttive Sebastiano Costalonga - si è ritenuto di prevedere delle tempistiche congrue e un percorso specifico per tali istanze. Le richieste di rinnovo o adeguamento devono perentoriamente pervenire entro il 31 marzo 2023: se la concessione è già rispettosa dei criteri di occupazione previsti, sarà sufficiente presentare una SCIA; diversamente, nel caso in cui la concessione necessiti degli aggiustamenti o modifiche, dovrà essere presentata un’istanza. Per ogni pratica verrà valutato il rispetto dei criteri regolamentari e dei pianini attualmente vigenti, delle norme di ordine pubblico e del decoro. Le concessioni per cui non venga presentata alcuna scia di rinnovo o istanza di concessione di occupazione suolo in adeguamento ai criteri regolamentari e ai pianini vigenti, a partire dall'1 aprile 2023 perderanno ogni efficacia. Tale procedura riguarda esclusivamente i rinnovi di vecchie concessioni, mentre ne sono del tutto escluse le concessioni straordinarie Covid e le richieste di nuove occupazioni, per le quali vige tutt’ora il blocco. Questo metodo di rinnovo e rilascio delle concessioni di occupazione di suolo - conclude Costalonga - è frutto di una diversa visione del “plateatico” che diventa un “bene” da mantenere attraverso un comportamento virtuoso di osservanza delle regole, il rispetto per le esigenze della città e il corretto utilizzo dello spazio concesso”.