L’ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, unica sede italiana della principale organizzazione Paneuropea composta da 47 Stati membri, ha festeggiato questa mattina, primo giugno 2021,10 anni di attività. Oggi infatti ricorre l’anniversario della firma dell’accordo di collaborazione tra la città di Venezia ed il Consiglio d’Europa nei settori della cultura, patrimonio culturale e naturale, itinerari culturali, cinema ed educazione. Con il tempo le aree di attività sono aumentate, come il raggio d’azione dell’Ufficio che copre tutto il territorio nazionale da quando, nel 2017, fu firmato un accordo di sede con il Ministero degli Affari Esteri italiano.
All’appuntamento ha preso parte, in rappresentanza della città la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
L’Ufficio, situato nel palazzo delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, è diretto dal 2015 da Luisella Pavan-Woolfe, già ambasciatrice dell'Unione Europea presso il Consiglio d'Europa.
“Un ringraziamento doveroso a nome del sindaco, dell’Amministrazione comunale e di tutta la città all’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa e alla sua direttrice Luisella Pavan Woolfe per questo importante anniversario. Dieci anni di intensa attività nel nostro territorio e non solo, 10 anni di proficua collaborazione con il Comune in numerose iniziative di carattere culturale, storico ed educativo volte alla difesa dei diritti umani, della democrazia e del nostro patrimonio. E’ bello e significativo che questo decennale ricorra quest’anno in occasione dei 1600 anni di Venezia, 1600 anni di una lunga tradizione che ci parla di una città cosmopolita e interculturale, di una città di dialogo, di rispetto e di confronto, crocevia di popoli e di civiltà, di integrazione, ospitalità e accoglienza, gli stessi motivi che hanno spinto il Consiglio d’Europa a scegliere la città di Venezia come unica sede italiana dell’Organizzazione e questo non può che renderci fieri e orgogliosi. Grazie dunque per quanto fatto e per quanto continueremo a fare insieme per la nostra splendida città".
"La scelta di istituire l’unica sede italiana a Venezia non è casuale", ha aggiunto Luisella Pavan-Woolfe. "Da sempre crocevia di genti e culture differenti, la città lagunare ha una tradizione di apertura e rispetto storicamente radicata ed è attivamente coinvolta in numerose attività del Consiglio d’Europa. È riferimento nazionale per la Giornata Europea delle Lingue, membro della Rete italiana delle Città Interculturali del Consiglio d’Europa ed è una delle quattro città-laboratorio della Convenzione quadro sul valore per la società del patrimonio culturale dell’Organizzazione (Convenzione di Faro). Partecipa all’Itinerario europeo del patrimonio ebraico e a Venezia si riunisce in plenaria quattro volte all’anno la Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto (Commissione di Venezia), la quale ha festeggiato lo scorso anno il suo trentesimo anniversario".
La sede italiana del Consiglio d’Europa svolge numerose attività che spaziano dalla cultura e il patrimonio culturale, alla formazione in materia di diritti umani e democrazia. Sensibilizza e informa la cittadinanza su molteplici questioni quali ad esempio l’integrazione delle minoranze, la parità di genere, la cittadinanza attiva e il Giorno della Memoria. Dal 2013 ha supportato l’iter di ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Faro, entrata in vigore nell’aprile 2021.Collabora con numerose associazioni culturali e istituzioni, coordinando passeggiate patrimoniali ed altri eventi in luoghi significativi per il patrimonio culturale (più di 100 attività in tutta Italia nel 2020). L'Ufficio dal 2017 fornisce assistenza al Comune di Venezia nella realizzazione di un nuovo percorso culturale, la Via europea della seta. L'obiettivo è quello di ottenere la certificazione dell’itinerario da parte dell'Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.