Attività produttive e affitti: un patto d'Intesa tra Comune, enti e associazioni di categoria per difendere il tessuto produttivo e residenziale di Venezia dalla crisi economica

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Assessore Costalonga
 

Attività produttive e affitti: un patto d'Intesa tra Comune, enti e associazioni di categoria per difendere il tessuto produttivo e residenziale di Venezia dalla crisi economica

15/01/2021

L’assessore al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Ca’ Farsetti, il protocollo “Intesa per Venezia, sostegno ai locatori e locatari di attività produttive” sottoscritto tra il Comune di Venezia e istituzioni, enti e associazioni di categoria. All’incontro erano presenti, in collegamento video, i rappresentanti delle realtà che hanno sottoscritto il patto.

“Il protocollo - ha spiegato Costalonga - è nato a seguito del Tavolo permanente, istituito lo scorso 4 novembre per aprire un confronto sulla grave situazione economica derivante dallo stato di emergenza dovuto alla pandemia. Oggi ci troviamo davanti a un’emergenza sanitaria, ma anche a una guerra economica dinnanzi alla quale non devono esistere colori politici o strategie di parte. Bisogna rimanere uniti e lavorare nella stessa direzione, il Tavolo permanente ha già testimoniato la coesione tra gli attori coinvolti, nessuno si è mai tirato indietro per aiutare la nostra città a resistere al periodo disastroso. Tutti i firmatari hanno voluto ricordare, nelle premesse del Protocollo, la richiesta al Governo, presente nella mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale il 16 novembre scorso, di rifinanziare la Legge Speciale per un importo di 150 milioni di euro all'anno per i prossimi 10 anni, risorse quanto mai necessarie per il rilancio di Venezia. Il Tavolo attivato dall’Amministrazione ha consentito di accertare che il livello di sofferenza provocato dalla crisi coinvolge almeno il 50% delle attività produttive, è necessario quindi agire con urgenza per tutelare il tessuto produttivo, ma anche sociale e assicurare la funzionalità complessiva della residenzialità e l’attrativa della città”.

In particolare, l’accordo tra le parti - come scritto nel protocollo di intesa - prevede che le associazioni dei proprietari immobiliari si attivino per sensibilizzare e supportare i proprietari al fine di adottare forme di riduzione dei canoni di affitto per quelle imprese che abbiano subito significative contrazioni nei ricavi 2020 su 2019. Le riduzioni – è quanto prevede il patto – potranno essere realizzate anche attraverso l’adozione della cessione del credito di imposta sui canoni versati, come previsto dalla legislazione emergenziale. “Uno degli aspetti innovativi di questo protocollo - sottolinea l’assessore - è l’impegno che viene preso tra le parti, quindi tra le associazioni produttive e quelle che rappresentano le prorietà, di sedersi attorno allo stesso travolo e studiare strategie o semplicemente trovare il modo per arrivare a un accordo economico sulle locazioni a tutela del tessuto residenziale, evitando quindi vie legali e contenziosi giudiziari”. Un altro punto cardine del protocollo è l’impegno del Comune di Venezia ad attivarsi “affinché vengano previste specifiche riduzioni/esenzioni dell’Imu con oneri a carico dello Stato per immobili con contratti a locazione commerciale”.

Al Comune spetterà anche il compito di valutare la sussistenza delle condizioni per procedere a eventuali “riduzioni di oneri tributari inerenti ai rapporti oggetto del Protocollo, nel caso di emanazione di provvedimenti nazionali o regionali finalizzati all’attribuzione delle relative risorse economiche compensative”. Nel protocollo è anche sottolineato l’impegno del Comune, con il contributo dei firmatari “a proporre nelle sedi istituzionali di riferimento, iniziative di modifica della legislazione vigente e proposte di decretazione, con particolare riferimento alla definitiva introduzione della cosiddetta “cedolare secca”, opponendosi a ulteriori forme di imposizione su base patrimoniale”. “Si tratta del primo protocollo, a livello nazionale, che si concentra su questa tematica – ha sottolineato l’assessore - In sede di tavolo permanente, al quale hanno partecipato fattivamente i parlamentari del nostro territorio, si è capito che bisogna ragionare e lavorare insieme, si deve costruire una sorta di “lobby veneziana” in chiave positiva per far arrivare a Roma le istanze di Venezia”.

L’assessore Costalonga ha anche lanciato l’allarme su alcune “situazioni malavitose che si stanno inserendo in modo forte su questa partita - ha detto, confermando l’attenzione in corso da parte della Guardia di Finanza sul fenomeno - Dobbiamo aiutare le associazioni di categoria, i proprietari e i locatari a tenere vivo il tessuto della residenza, con una decisa azione di contrasto dell’illegalità economica e finanziaria. Non solo, questo protocollo è anche un patto generazionale: vogliamo sostenere chi ha investito una vita per acquistare degli immobili e fare in modo che resista un tessuto sociale cittadino, dobbiamo evitare che i “pezzi migliori” della nostra città finiscano nelle mani di chi vuole speculare su questa situazione di crisi. Penso anche alle piccole attività artigianali, Venezia è una città storica non solo per i suoi monumenti, ma anche per l’artigianato e gli antichi mestieri che si tramandano da secoli. Con questo patto ci focalizziamo sulla questione degli affitti, per difendere la storia ma anche l’attività dei nostri artigiani. Continueremo, con l'importante sostegno del sindaco Luigi Brugnaro, a lavorare per dare risposte certe e rapide, ma è chiaro che alcune possiamo darle esclusivamente con l’aiuto del Governo centrale. Se serve, alzeremo ancora la voce perché lo Stato dimostri con adeguate risorse la volontà di sostenere Venezia".

Sul protocollo ci sarà una verifica costante dal parte del Comune: “Ogni trimestre – ha concluso Costalonga - faremo una verifica sui punti contenuti nel protocollo, analizzeremo le relazioni tecniche delle parti sottoscriventi anche al fine di implementarne i contenuti, se dovesse rendersi necessario”.

Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto da:

Camera di commercio Venezia Rovigo; CNA Venezia; Confcommercio dell’Unione metropolitana di Venezia, Mestre, Marghera e Venezia; Confedilizia; Cgia Mestre; Confesercenti metropolitana Venezia-Rovigo; Consorzio compagnia alberghi Venezia; Begacoop Veneto; Associazione Agricoltori italiani di Venezia; Unione piccoli proprietari immobiliari; Associazione veneziana albergatori; Associazione delle agenzie di Incoming di Venezia; Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari della provincia di Venezia; Coldiretti Venezia; Associazione pubblici esercenti di Venezia; Confartigianato imprese di Venezia; Sindacato nazionale giornalai d’Italia; Confindustria area metropolitana di Venezia e Rovigo.

 

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