La Giunta comunale, riunitasi nei giorni scorsi a Ca’ Farsetti, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, la delibera che ammette a procedura di Sportello Unico la Vetreria Fornasier, localizzata in Fondamenta Navagero a Murano, che chiede di poter intervenire all’interno della sua proprietà attraverso una riqualificazione urbanistica dell’area con il riordino dell’insediamento esistente.
“Nello specifico – commenta la presidente della Commissione urbanistica Lorenza Lavini - il progetto prevede la ristrutturazione di alcuni immobili esistenti attraverso alcune ricomposizioni volumetriche e la realizzazione di alcuni piccoli corpi di fabbrica al fine di massimizzare al meglio gli spazi della fornace. Complessivamente il compendio si estende su una superficie di circa 2.731 mq e comprende 461 mq di edifici e 2.270mq di scoperto. Il progetto prevede di aumentare l’attuale superficie di circa 227 mq”.
“Il lavoro del vetro, la tutela delle tradizioni, l’impegno a mantenere e, magari, a incrementare l’occupazione così da garantire la residenzialità sull’isola e, soprattutto, il desiderio espresso di ampliarsi e ammodernare la propria azienda sono alla base della decisione della Giunta di accogliere la richiesta di ampliamento di una vetreria di Murano - commenta De Martin - Ma non solo. Negli ultimi 5 anni questa Amministrazione si è fatta promotrice di importanti iniziative in merito alla tutela e alla promozione del vetro di Murano. Lo abbiamo fatto con la Venice Glass Week, il grande festival internazionale dedicato all’arte del vetro giunto lo scorso anno alla sua terza edizione, che ha visto l'organizzazione di 180 eventi con il coinvolgimento di 150 realtà in location sparse su tutto il territorio comunale e lo abbiamo ribadito con importanti investimenti al Museo del Vetro che sarà allargato all'Edificio 1 delle ex Conterie dove, tra le altre cose, troveranno spazio le 453 opere d'arte donate alla città da parte della ditta Carlo Moretti srl. Siamo e sempre saremo pronti a sostenere tutte quelle realtà già insediate nel territorio che ci chiedono di volersi espandere per esigenze commerciali e operative, e lo faremo con ancor maggior soddisfazione se l’intervento di progetto, come in questo caso, prevede oltre alla riqualificazione urbanistica dell’area con il riordino dell’insediamento esistente anche la sistemazione dei fabbricati sia sotto l’aspetto architettonico che ambientale. Così il privato contribuisce ad abbellire la nostra Città trasformando situazioni di abbandono in luoghi di rigenerazione urbana”.