Il sindaco Brugnaro al taglio del nastro del nuovo complesso alberghiero-ricettivo di via Ca’ Marcello

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha preso parte questa mattina all’inaugurazione del nuovo complesso alberghiero ricettivo di via Ca’ Marcello a Mestre. All’appuntamento sono intervenuti anche Tilmar Hansen, Delf Stuven, Ivan Holler della MTK developments e il progettista Luciano Parenti. Presenti, tra gli altri, anche gli assessori all’Urbanistica Massimiliano De Martin, allo Sviluppo economico Simone Venturini, alla Sicurezza urbana Giorgio D’Este e alla Mobilità Renato Boraso.

Il progetto, realizzato in 24 mesi, ha portato alla realizzazione di quattro strutture dedicate all’accoglienza di categorie diverse, da un albergo a quattro stelle all’ostello per la gioventù, per un totale di 739 camere e 1968 posti letto, di una piazza posta in posizione baricentrica rispetto agli alberghi, tre spazi commerciali, zone verdi, un'area giochi, interventi vari di ricucitura con le aree circostanti e di due parcheggi multipiano: uno pubblico, l’altro privato, per complessivi 519 posti per auto, 96 per moto, 66 stalli per bibiclette. L’area interessata è di 16mila metri quadri di superficie complessiva, tra la ferrovia di Mestre, via Ca’ Marcello e il cavalcavia ferroviario.

“Voglio ringraziare l’architetto Parenti, gli investitori e i costruttori per aver realizzato l’opera in tempi record in un’area che era totalmente degradata, riqualificandola - ha esordito il primo cittadino - Ci sono due modi di affrontare i problemi: il primo denunciandoli e basta; il secondo aggiungendo alla denuncia una reazione. Noi abbiamo scelto di trovare una soluzione. Questa era un’area pessima e pericolosa, che abbiamo recuperato con investimenti privati. Il Comune non solo non ha speso risorse, ma ha anche guadagnato in oneri di urbanizzazione e i commercianti ora hanno cominciato a vedere aumentare la clientela. Ci assumiamo totalmente la responsabilità di questa scelta, tanto da voler ringraziare coloro che hanno promosso una manifestazione contro un luogo che crea posti di lavoro e benessere perché fa capire tutto quello che io non sono. La democrazia è questa”.

Il sindaco ha poi sottolineato come in futuro sarà imprescindibile lavorare sulla prenotabilità della città che passa – ha sottolineato - “proprio da strutture come queste, in cui è possibile soggiornare per più giorni per poter vivere la città in tutte le sue dimensioni: Laguna e Terraferma. Gli alberghi sono un presidio sociale importante per un turismo buono, positivo, che lascia risorse importanti, mentre invece va scoraggiata la toccata e fuga tipica del turismo accattone, che non aiuta la persona a conoscere la realtà in cui arriva e diventa un costo sociale per la città".

"Abbiamo l’ambizione - ha continuato Brugnaro -  di pensare che le persone vogliano visitare anche Mestre, che vadano a scoprire l’M9, il parco di san Giuliano e di sera trascorrano il loro tempo a Forte Marghera. Vorremmo trasformare la città di terraferma nella Berlino post muro. Anche qui vogliamo far rinascere la città con i soldi dei privati: chi ha investimenti buoni venga a Marghera, a Venezia, a Mestre: la nostra sarà la città della possibilità e del fare. Chi ha paura, è oscurantista, guarda avanti con l’occhio rivolto sempre allo specchietto retrovisore purtroppo ci porterebbe a sbattere".

Infine allungando lo sguardo oltre la stazione, il primo cittadino ha parlato dei progetti per Marghera: “In via Fratelli Bandiera stiamo rifacendo tutto l’asse viario, asfaltando e sistemando i marciapiedi, vogliamo renderlo fiorito e luminoso; infine stiamo pensando alla realizzazione di un sentiero luminoso che congiungerà piazza Mercato al centro di Mestre. Un itinerario caratterizzato dall'illuminazione degli alberi”.