Secondo centenario della nascita di Ruskin: Venezia ricorda lo scrittore inglese

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Lapide dedicata a Ruskin
 

Secondo centenario della nascita di Ruskin: Venezia ricorda lo scrittore inglese

03/02/2019

Il consigliere comunale Paolo Pellegrini ha partecipato questa mattina, in rappresentanza della città, alla cerimonia in onore del secondo centenario della nascita di John Ruskin (Londra, 8 febbraio1819) amico, estimatore e sostenitore della città, autore dell’opera letteraria “Le pietre di Venezia”, uno studio sull’architettura veneziana, descritta nei particolari più minuti.

L’iniziativa è stata promossa con la collaborazione della Scuola Grande di San Rocco, il Comune di Venezia, la parrocchia anglicana di St. George a San Vio, la Guil of St. George di Sheffield (fondata da Ruskin), l’associazione italo-britannica di Venezia e il Comitato “Venice in Peril” di Londra.

Dopo il rito religioso, presieduto dal reverendo Malcolm Bradshaw Chaplain nella chiesa di St. George, è seguita una lettura di Clive Wilmer, professore alla Cambridge University e gli interventi commemorativi del rappresentante della Città di Venezia e di Franco Posocco, Guardian Grando della Scuola Grande di San Rocco.

Nel portare i saluti del sindaco e dell'intera Amministrazione comunale, il consigliere Pellegrini ha sottolineato come John Ruskin abbia rappresentato un intellettuale a tutto tondo: storico dell’arte, artista, economista, filosofo. “Ma al di là delle sue idee economiche, - ha evidenziato – l'elemento che ci unisce a Ruskin e per il quale gli siamo debitori, soprattutto come Civitas, è la sua intuizione dell’obbligo della manutenzione dell’arte, che non è proprietà del committente o del suo autore, ma di tutte le generazioni future. Ebbene questo suo testimone è stato raccolto perché la manutenzione del nostro patrimonio artistico e storico deve essere un impegno di tutte le amministrazioni statali e comunali. Ma Ruskin ci lascia un’altra convinzione: che l’opera d’arte ad un certo momento possa o debba morire. Un’idea – ha detto Pellegrini - che facciamo molta fatica a condividere ma che significa favorire la rigenerazione della civitas: manutenzione e innovazione. Per molti di noi questo resti un monito, coscienti o non coscienti di doverlo alle convinzioni di John Ruskin”.
 
Dopo un concerto d’organo con musiche d’epoca vittoriane eseguite da Marija Jovanovic si è svolta la deposizione di una corona d’alloro sulla facciata dell’ultima residenza veneziana dello scrittore, pittore e critico d’arte, in Fondamenta Zattere ai Gesuati, Dorsoduro 780. A pochi giorni dalla morte di Ruskin, avvenuta il 26 gennaio 1900, sulla parete di quella casa, il Comune di Venezia fece apporre una targa per ricordare il poeta inglese “sacerdote dell’arte”. “Un inglese 'veneziano' – ha dichiarato Pellegrini - a cui dobbiamo gratitudine per il lavoro, le intuizioni, l'amore per questa città che ha poi saputo trasmettere alle generazioni future”.

 

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