La presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, è intervenuta questa mattina in Piazzale Martiri delle Foibe a Marghera alla cerimonia ufficiale del “Giorno del Ricordo, della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia”, giornata istituita con la Legge 92 del 2004. Ieri, domenica 10 febbraio, al duomo di Mestre si è invece tenuta la messa del Ricordo, officiata da don Gianni Bernardi.
“Ancora una volta grazie a questo momento di celebrazioni qui a Marghera – ha esordito la presidente Damiano – abbiamo l’occasione di riflettere e interrogarci su una delle pagine più buie e drammatiche della storia del nostro Paese e del nostro popolo, che per troppo tempo è rimasta nell’oblio. Voglio citare le parole pronunciate ieri dalla presidente del Senato, Casellati: ‘La verità storica è più forte di qualsiasi ideologia e negazionismo’. Come Istituzioni abbiamo l’obbligo morale e civile e la responsabilità di ricordare, non solo per rendere giustizia a quanti hanno vissuto simili tragedie, ma soprattutto per far capire ai giovani le conseguenze di tutte quelle scelte che hanno calpestato l’umanità e l’importanza di costruire oggi un mondo basato sul rispetto, sul dialogo e sulla collaborazione reciproca”.
Al posizionamento della corona d’alloro sul cippo che ricorda la tragedia delle foibe, per il Comune di Venezia, erano presenti la vicesindaco Luciana Colle, gli assessori comunali Renato Boraso, Giorgio D’Este, Simone Venturini, e sono intervenuti anche il presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Cuk, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti e il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin. “Qui a Marghera abbiamo l’orgoglio di avere iniziato presto a ragionare e confrontarci sulla tragedia del confine orientale dell’Italia – ha spiegato il presidente Bettin – anche grazie ai nostri concittadini provenienti da quelle regioni: il rapporto vivo con le persone che qui vivono e operano ha fatto la differenza. Abbiamo così aperto una strada che è valsa per il nostro territorio ma anche per il nostro Paese e oggi affrontiamo questa giornata con un duplice spirito: quello di farne capire le radici profonde e quello di farla rivivere, senza irrigidire questo momento in un rituale. Stiamo infatti parlando di qualcosa che è ancora il vissuto di persone e comunità, qualcosa che ci parla di odio e di rancore, di cambi di regime e potere che ogni volta si scarica sui più deboli, su chi viene di volta in volta identificato come il nemico”.
Infine la presidente Damiano e il presidente Bettin hanno ringraziato della presenza, delle letture e delle canzoni che hanno animato la mattinata i ragazzi dell’Istituto comprensivo “Grimani” di Marghera e i rappresentanti degli enti, delle istituzioni e delle associazioni cittadine che hanno contribuito alla realizzazione del programma delle iniziative promosse dalla Presidenza del Consiglio comunale di Venezia per il Giorno del Ricordo.