La Giunta elimina la soglia minima dei 200 metri quadri per gli uffici aperti al pubblico. De Martin: “Così creiamo le condizioni per nuovi posti di lavoro in Città”

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Ca' Farsetti, sede del Comune di Venezia
 

La Giunta elimina la soglia minima dei 200 metri quadri per gli uffici aperti al pubblico. De Martin: “Così creiamo le condizioni per nuovi posti di lavoro in Città”

16/01/2019

La Giunta, riunitasi ieri a Venezia, ha dato il via libera alla delibera, che ora dovrà essere discussa dal Consiglio comunale, in merito alla variante normativa che prevede di sopprimere una disposizione che impone di avere almeno 200 metri quadrati di superficie ad un singolo piano per l’insediamento di uffici aperti al pubblico, attrezzature per l’istruzione, sale di ritrovo e altre funzioni di servizio.

“Con questa proposta di delibera – commenta l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin - prosegue l’attività dell’Amministrazione di revisione ed efficientamento delle norme urbanistiche del centro storico di Venezia, così come stabilito nelle linee dettate dal Documento del Sindaco per il Piano degli interventi, illustrato al Consiglio comunale nel giugno 2016 e che definisce gli indirizzi per la pianificazione del territorio comunale. Proprio con quel documento – continua l’assessore – il sindaco Brugnaro aveva posto obiettivi chiari che prevedevano, da un lato, il contenimento dell’espansione di strutture ricettive, dall’altro, il sostegno allo sviluppo di ogni altra funzione necessaria alla vita dei residenti e a creare nuove opportunità di lavoro ovviamente in modo compatibile con le caratteristiche fisiche del tessuto urbano e dell’edilizia storica veneziana. Questo in modo da facilitare il recupero e riuso degli edifici e garantire una compresenza equilibrata di funzioni all’interno della città storica e, in particolare, della residenza e dei servizi".

"Così – aggiunge De Martin - dopo l’approvazione, ad aprile 2018, del provvedimento che, di fatto, impedisce l’apertura di nuove strutture ricettive attraverso una semplice pratica edilizia di cambio di destinazione d’uso, subordinando l’attuazione di qualsiasi progetto alla verifica della presenza di un interesse pubblico significativo da parte del Consiglio comunale, con questo nuovo provvedimento la Giunta propone al Consiglio un’ulteriore modifica delle norme urbanistiche al fine di rendere più agevole l’insediamento di uffici aperti al pubblico creando, in questo modo, le precondizioni per avere nuove opportunità lavorative in Città. Con buon senso stiamo proponendo di eliminare una limitazione inutile, andando così a sostenere, in tutti i modi, la permanenza nel centro storico delle sedi di enti pubblici e di privati. Un ulteriore segnale di attenzione al nostro territorio e a chi quotidianamente lo vive”.

Venezia, 16 gennaio 2019

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