Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è intervenuto questa mattina a Ca' Vendramin Calergi al convegno “L’art. 120, comma 2 bis, c.p.a.: luci ed ombre, verso una possibile riforma”.

Al centro dell'appuntamento, promosso dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto e dall'Associazione veneta degli avvocati amministrativisti, un confronto sull'articolo del Codice del processo amministrativo che ha introdotto il cosiddetto “rito super-accelerato”, per l’impugnativa degli atti di ammissione ed esclusione dei concorrenti dalle gare di appalto, da effettuarsi entro trenta giorni dalla pubblicazione sul profilo del committente della stazione appaltante.

Dopo aver ringraziato gli organizzatori per aver scelto Venezia quale sede di quest'incontro, il primo cittadino ha ribadito che “Bisogna sempre ascoltare i tecnici e capire gli aggiornamenti che propongono. Il Tar è un'istituzione importante che può essere aggiornata, come tutto, ma che deve essere messa nelle condizioni migliori per operare. Il nostro impegno, come Amministrazione comunale, è quello di darvi una mano nelle parti logistiche e di insistere con l'attuale Governo, che mi sembra sensibile su questo tema, affinché abbiate più personale e si possa velocizzare l'aspetto burocratico del vostro lavoro”.

“La mia opinione personale - ha continuato il sindaco - è che più si semplifica e meglio è, però le questioni difficili devono essere lasciate nelle mani di persone competenti. La tecnica, che oggi è sempre più sofisticata, ha bisogno anche di competenza: saper capire le questioni di fondo, impostare bene un procedimento, è fondamentale. E lo stesso vale anche quando si parla di gare e appalti, argomento di cui discuterete oggi. Vanno fatte bene e il privato ha sicuramente da imparare dal pubblico in questo”.

Il convegno era articolato in due sessioni: nella prima parte sono state proposte varie relazioni sui profili critici, nella seconda, riservata al dibattito, si è cercato di dar voce anche alle stazioni appaltanti e agli operatori economici, con l'obiettivo di arrivare a una concreta proposta di modificazione dell’art. 120, comma 2 bis, c.p.a. da affidare al legislatore.