Il Consiglio comunale, su proposta dell'assessore al Commercio e Attività produttive, Francesca Da Villa, ha approvato questo pomeriggio una delibera che dispone alcune prime misure per limitare l'esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia.
Grande soddisfazione per l'esito favorevole del voto è stata espressa dall'assessore Da Villa, che ha ringraziato tutte le persone che hanno collaborato a questo importante risultato, fornendo consigli e suggerimenti ed esprimendo, a volte anche in maniera critica ma costruttiva, il loro apprezzamento per lo sforzo compiuto.
In particolare, il provvedimento vieta nuove aperture di attività di vendita e di produzione di prodotti alimentari destinati all'asporto e al consumo su pubblica via - escluse le gelaterie artigianali - nella Città antica e nelle isole. Il divieto non riguarda la Municipalità Lido-Pellestrina, dove il flusso turistico è meno impattante sulla cittadinanza, né le nuove attività il cui iter di apertura era già avviato alla data di approvazione della delibera.
“Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 222/2016 – ha dichiarato Da Villa – ci è stata data la possibilità, attraverso l’approvazione di una specifica Intesa con la Regione e sentito il Ministero per i Beni e le Attività culturali e le Associazioni di categoria, di intervenire sulla disciplina delle attività economiche, mitigando alcuni effetti negativi che le liberalizzazioni, succedutesi negli ultimi decenni, hanno provocato nei centri storici”.
“È evidente – ha proseguito Da Villa - che, in alcuni casi, questo processo di liberalizzazione si è posto spesso in contrasto con la tutela dei caratteri ambientali e del tessuto storico della nostra Città antica, in considerazione soprattutto della costante crescita dei flussi turistici che tende a far perdere al cuore della città lagunare la sua autentica identità. In particolare, il proliferare di attività di vendita e consumo del cosiddetto “food take away” ha visto un abbassamento dello standard di qualità del prodotto e favorisce una percezione negativa non solo al residente ma anche al visitatore La Giunta ha ritenuto quindi necessario, partendo dalla mozione presentata sullo stesso argomento dal consigliere Paolo Pellegrini, avviare un percorso di ascolto delle associazioni di categoria e, acquisiti i pareri delle Municipalità coinvolte, vietare l'apertura di nuove attività di questo tipo”.
Per quanto riguarda le attività già esistenti, la delibera dà mandato alla Direzione Servizi al cittadino e imprese di procedere, in collaborazione con gli uffici comunali e gli Enti competenti, al riordino delle discipline e regolamenti afferenti alle attività commerciali, artigianali e di somministrazione, coinvolgendo le Associazioni di categoria e gli altri portatori di interessi e sensibilizzando sui rischi legati al decadimento dell’impatto estetico/visivo della rete commerciale rispetto al contesto urbano.