Un appello alla pace per mettere fine alle gravi tensioni che insistono in diverse zone del mondo. E' il messaggio contenuto nella mozione votata questa sera all'unanimità dal Consiglio comunale che conferma la disponibilità a ospitare a Venezia colloqui di pace, ai diversi livelli, per arrivare al più presto ad un cessate il fuoco per una pace giusta.
"Una pace giusta" recita il provvedimento prendendo spunto dall’invito di Papa Francesco dei giorni scorsi e la reiterata richiesta da gran parte della comunità internazionale per l’immediato “cessate il fuoco umanitario e per una non più procrastinabile azione diplomatica in grado di far tacere le armi e creare le condizioni per un immediato soccorso delle popolazioni".
Da qui la decisione di invitare il Governo "a dare corpo attivo e immediato ai già importanti e positivi propri pronunciamenti per il cessate il fuoco; a promuovere, assieme all'Unione europea, al G7 e agli altri attori regionali, ogni sforzo diplomatico volto a trovare una soluzione politica del conflitto, assicurando che gli ostaggi nelle mani di Hamas siano rilasciati immediatamente e incondizionatamente, scongiurando contestualmente il rischio di un'escalation del conflitto in tutto il Medio Oriente; a operare a livello internazionale affinché venga assicurata la costante e continua fornitura di aiuti umanitari alle popolazioni civili coinvolte dai conflitti".
Un appello che, unitamente al sindaco, il Consiglio comunale ha fatto proprio sottolineando "la vocazione internazionale e pacifica di Venezia, città ponte tra Oriente ed Occidente, come ricordano le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e con lo stesso spirito ha ospitato lo scorso 7 aprile lo svolgimento della “Regata delle 50 Caorline per la Pace”, una sfida a remi organizzata dal Comune di Venezia e Regione del Veneto, in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e con la presenza della Fondazione Venezia Ricerca sulla Pace, per valorizzare anche il ruolo positivo dello sport".