“Nel giro di 24 ore, la RSU e alcune organizzazioni sindacali fanno nuovamente marcia indietro.
Dopo il primo “ravvedimento” sui “conti sbagliati” di martedì scorso, in due comunicati distinti sono riusciti a dire “tutto ed il contrario di tutto”: nel primo del 21 febbraio sostenevano che “per tutte queste ragioni alle ore 6 di questa mattina abbiamo formalizzato la rottura delle relazioni sindacali, stante il grave attacco alle stesse”, sorprendentemente in quello del 22 febbraio hanno riconosciuto che “dopo numerose ore di confronto abbiamo raggiunto un punto di sintesi che può rappresentare un importante passo avanti per entrambe le parti”.
La notte, questa volta non passata in bianco in Carbonifera, ha indubbiamente portato consiglio.
Domani alle ore 15.00 si riunirà nuovamente il tavolo di trattativa e sono fiducioso che potremo arrivare alla firma dell'accordo complessivo sulla parte economica, che, definiti anche i criteri generali di distribuzione, porterà ai lavoratori oltre 5,2 milioni di euro.
Abbiamo già condiviso al tavolo anche la necessità di aggiornare il contratto decentrato una volta che entrerà in vigore definitivamente il nuovo contratto nazionale, probabilmente tra un mese. Ma nell'immediato dobbiamo dare certezze ai lavoratori, con la destinazione del Fondo, e al contempo, garantire lo svolgimento di servizi ritenuti prioritari per cittadini e imprese.
A Roma hanno firmato un nuovo contratto dopo un'attesa quasi decennale: riusciremo a fare lo stesso anche a Venezia? Per noi la risposta è sì”.