A Venezia parte “Urbs Scripta”, il primo festival dedicato ai graffiti storici mai realizzato in Italia. Un’occasione unica per scoprire luoghi e significati dei graffiti storici di Venezia, che attraversano seicento anni di storia, dalla fine del Trecento al secondo dopoguerra. Prende il via oggi, per poi proseguire fino a domenica 16 aprile con un fitto calendario di eventi, il Festival dei Graffiti “Urbs Scripta”, che per dimensioni, carattere e varietà di proposte costituisce un'esperienza unica nel panorama non solo italiano, ma anche europeo. Realizzata con il supporto del Comune di Venezia e della Regione Veneto, la manifestazione è stata ideata dallo scrittore Alberto Toso Fei e dalla storica e divulgatrice Desi Marangon, già autori del volume "I graffiti di Venezia” (Lineadacqua, 2022). Presente all’apertura della manifestazione, svoltasi questo pomeriggio alla Sala San Leonardo, a Cannaregio, la presidente del Consiglio comunale di Venezia Ermelinda Damiano, che con l’occasione ha inaugurato la mostra fotografica “I Graffiti di Venezia” di Simone Padovani, visitabile fino a domenica 16 con orario 11-17. Con lei il vicepresidente della Municipalità Venezia-Murano-Burano, Lorenzo Pacagnella e la consigliera comunale Francesca Rogliani.
"E' un grande orgoglio per la città di Venezia ospitare questo festival, il primo in Italia e anche in Europa del suo genere - ha detto Damiano - Un evento frutto del grande lavoro fatto di studi, sopralluoghi e ricerche portate avanti da Alberto Toso Fei e Desi Marangon che hanno restituito alla città una grande memoria storica fatta di segni, incisioni e graffitti. E' un percorso orginale e innovativo il cui valore artistico e culturale è davvero enorme e tangibile, che accompagnerà in questi quattro giorni i veneziani in un momento di scoperta e di riscoperta della storia di Venezia attraverso coloro che l'hanno vissuta nel corso degli anni. Un grande ringraziamento agli autori del festival e quanti ne hanno sipportato l'organizzazione. Auguriamo a tutti i partecipanti di respirare ciò che le pietre di Venezia hanno ancora da raccontarci".
L’appuntamento è poi proseguito con la presentazione del libro “Urbs Scripta” di Desi Marangon e Alberto Toso Fei (Editoriale Programma), che ha lo scopo di fornire uno sguardo originale sui graffiti, percepiti non più come danno antropico o atto vandalico bensì come fonte storica a tutti gli effetti, fondamentale per riscrivere una storia dal basso. Navi, cronache, giochi, figure umane, slogan per l’elezione dei dogi o lamentazioni dei prigionieri; giochi, nomi, croci e date. Tanti sono i graffiti che attendono di essere scoperti dai cittadini di Venezia, e che in questi quattro giorni di festival li guideranno attraverso la prestigiosa storia della Serenissima. Gli eventi continueranno infatti anche domani, venerdì 14 aprile alle ore 17, con l’esperienza tattile per non vedenti condotta da Laura Bumbalova a San Canciano-San Zanipolo, mentre alle ore 18:30 si terrà la visita ai graffiti del Fontego dei Tedeschi, realizzata in collaborazione con T-Fondaco dei Tedeschi.
Sabato 15 aprile alle ore 9 si apriranno invece le porte di Plaazzo Ducale per una visita ai suoi graffiti condotta da Desi Marangon e Alberto Toso Fei, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia; a seguire alle ore 17 nell’aula magna dell’Ateneo Veneto si svolgerà un convegno nel quale è previsto l’intervento del professor Carlo Tedeschi dell’Università di Chieti, uno dei massimi esperti di graffiti storici, e un dibattito sul tema dell’occupazione degli spazi pubblici delle città. Nell’ultima giornata di festival, domenica 16 aprile, alle ore 11 si terrà una visita guidata ai graffiti del Lazzaretto Nuovo condotta da Francesca Malagnini, Università per Stranieri di Perugia, in collaborazione con Lazzaretti Veneziani; mentre alle 17 ci sarà spazio per una caccia al tesoro inedita.