È nato il 26 marzo 1933, dunque quest’anno sono 90 gli anni di Tinto Brass, regista cresciuto a Venezia e autore che ha osato e sperimentato. Circuito Cinema Venezia dedica a Tinto Brass una serata, martedì 28 marzo al cinema Giorgione, con la proiezione del suo primo celebre lungometraggio, Chi lavora è perduto del 1963. Alle ore 19 saranno presenti in sala il critico cinematografico Giuseppe Ghigi e la moglie del regista Caterina Varzi che introdurranno il film. L’evento è realizzato in collaborazione con SNCCI – Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani, Triveneto. Chi lavora è perduto è il lungometraggio d’esordio alla regia per Tinto Brass, nel 1963.
Il film in verità si intitolava In capo al mondo e il regista ne aveva curato anche sceneggiatura e montaggio. Un titolo meno intuitivo, il primo, meno centrato su temi e personaggi che al primo vaglio la censura del tempo aveva bocciato. Brass avrebbe quindi “dovuto” rigirare la pellicola ma, facendo emergere da subito il suo carattere irriverente e libero, non cambia nulla se non il titolo.
Chi lavora è perduto è un chiaro riferimento al contesto sociale, al disagio giovanile che, attraverso Bonifacio (il protagonista), coglie un sentire comune, la condizione di chi si affaccia al mondo e all’autonomia in un contesto complesso e conflittuale. Bonifacio è un giovane disegnatore appena diplomato, pronto ad entrare nel mondo del lavoro industriale, e pieno di disagio, idealismo e incapace di conformarsi ad un sistema omologato. Il film, insomma, all’epoca rompeva schemi, si metteva di traverso ad un sistema (la censura e la società tutta) che pretendeva ordine e adattamento. Ed è proprio con questo primo film (oggi tra quelli più ricordati e apprezzati del cinema di metà Novecento) che Tinto Brass puntualizza subito la sua visione: uno sguardo libero, disinibito, provocatorio.
Come poi tanto suo cinema è stato. La serata dedicata ai 90 anni del regista Tinto Brass sarà al Giorgione, martedì 28 marzo, con la proiezione del film Chi lavora è perduto (spettacoli alle ore 17, 19 e 21.30). Alle ore 19 saranno presenti in sala il critico cinematografico Giuseppe Ghigi e la moglie del regista Caterina Varzi che introdurranno il film.
Biglietto unico 3 euro