Parte da un Teatro La Fenice gremito, aperto in via eccezionale nel giorno della Festa del Lavoro, l'ennesimo appello per un immediato “cessate il fuoco” in Ucraina. Il messaggio di fratellanza è stato lanciato stasera nel corso del concerto “Musica per la Pace”, promosso dal Consiglio regionale del Veneto e dal Comune di Venezia con La Fenice. Una serata di musica e solidarietà per invitare i popoli alle trattative, a cui hanno assistito gratis i cittadini residenti nella Città Metropolitana di Venezia, che nei giorni scorsi potevano ritirare i ticket a loro disposizione.
Ad esibirsi a partire dalle 19 nel celebre teatro veneziano, tutto esaurito per l'occasione, la National Symphony Orchestra of Ukraine. Si tratta della più prestigiosa orchestra ucraina, fondata nel 1918. E' l'unica data in Italia, e tra le poche in Europa, per l'orchestra sinfonica nazionale ucraina, ormai impossibilitata a esibirsi in patria a causa del conflitto in corso. Stasera è stata diretta dal maestro Volodymyr Sirenko per la prima parte in musica ucraina, durante la quale è stata eseguita la Sinfonia n. 3 in si minore op. 50 'Peace will defeat war' di Borys Ljatošyns’kyj oltre al Concerto per violino e orchestra n. 2 di Jevhen Stankovyč, con la partecipazione straordinaria del violinista ucraino Dima Tkachenko.
Nella seconda parte del concerto, con la direzione di Johannes Skudlik, brani di musica italiana (Giuseppe Verdi, La forza del destino: ouverture; Francesco Cilea Adriana Lecouvreur «Io son l’umile ancella»; Gaetano Donizetti L’elisir d’amore «Una furtiva lagrima»; Giacomo Puccini Manon Lescaut intermezzo; Pietro Mascagni Cavalleria rusticana «Voi lo sapete, o mamma»; Giuseppe Verdi Macbeth «Ah, la paterna mano»; Mykola Lysenko Taras Bulba ouverture).
Il concerto, con la partecipazione straordinaria della celebre soprano Fiorenza Cedolins e del tenore e del violinista ucraini Vasyl Solodkyy e Dima Tkachenko, è stato realizzato sotto direzione artistica del maestro Alberto De Piero. All'evento hanno presenziato, oltre al ministro per i rapporti con il Parlamento, anche il presidente del Consiglio Regionale del Veneto e la presidente del Consiglio Comunale di Venezia, circa 160 sindaci provenienti da tutta la regione nonché Marco Toson, console onorario ucraino del Triveneto.
"Sono orgoglioso che questo concerto si tenga proprio qui. Alla Fenice infatti, rispetto ad altri teatri italiani, si sono consumati fatti determinanti per la nascita della nostra nazione" ha dichiarato Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del teatro. "La Fenice è onorata di accogliere questa iniziativa. La pace è la conquista più importante della civiltà a cui siamo giunti in millenni. La musica e la cultura sono le arti che ci aiuteranno a vivere in pace, a comunicare e cercare di stare insieme".
Entusiasmo è stato espresso anche dal direttore artistico Alberto De Piero: "L'idea che mi ha portato a realizzare questo evento è la seguente: mi sono ispirato alla musica. La musica è universale, unisce i popoli, non ha preclusioni, non è di destra o di sinistra. Stasera i nostri colleghi ucraini possono testimoniare e unirsi a noi in questo grido di pace".
Il Comune di Venezia, impegnato sul fronte dell'accoglienza verso i profughi ucraini, ha attivato due canali informativi sull’emergenza in corso: il numero unico DIME 041041, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e l’e-mail ucraina@comune.venezia.it a cui rivolgere i propri dubbi. Chi voglia effettuare donazioni in denaro può avvalersi del conto corrente bancario “Venezia per l’Ucraina”, sempre istituito dal Comune: IT 60 M 03069 02126 100000 300114.
Venezia, 1 maggio 2022