Via libera del Consiglio comunale alla variante per la riqualificazione a scopi residenziali dell’ex Istituto delle Canossiane alla Giudecca

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Via libera del Consiglio comunale alla variante per la riqualificazione a scopi residenziali dell’ex Istituto delle Canossiane alla Giudecca

14/04/2022

Il Consiglio comunale con 21 voti favorevoli e 12 astenuti ha dato il via libera all'adozione della variante numero 59 al Piano degli interventi, che prevede la conversione ad uso residenziale dell’ex Istituto delle suore Canossiane alla Giudecca.

Come spiegato nel testo della delibera, si tratta di un compendio costituito da sette unità edilizie di circa 2 mila metri quadri complessivi ai quali si aggiungono ulteriori 620 metri quadri di spazi esterni di pertinenza, pavimentati e a giardino. Il tutto costituiva una delle sedi veneziane dell’Istituto religioso femminile delle Figlie della Carità (dette anche Canossiane) che nel corso del Novecento, oltre ad essere un convento, vide, in una porzione, la scuola materna e, successivamente, l’ostello per la gioventù.

Nel 2003 il complesso è stato definitivamente abbandonato e risulta oggi inutilizzato e in avanzato stato di degrado. Il progetto di massima prevede la riqualificazione complessiva degli edifici esistenti e degli spazi scoperti, con la realizzazione di 12-15 unità abitative di diverse dimensioni.

Parte degli immobili è soggetta alle disposizioni di legge vigenti in materia di tutela dei beni culturali. La variante prevede la rimozione del vincolo di Piano ad “Attrezzature per l’istruzione” e la destinazione dell’intero complesso ad uso esclusivamente residenziale con il mantenimento del volume esistente, da attuare secondo le indicazioni della nuova scheda di Progetto Unitario “P.U. 14 Area ex Istituto delle Canossiane alla Giudecca”.

Per garantire una funzione residenziale effettiva, la delibera prevede, in accordo con la proprietà, che il compendio non dovrà essere utilizzato come bed & breakfast (struttura ricettiva compatibile con la destinazione residenziale nella legislazione vigente) o per locazione turistica di durata inferiore a 30 giorni, per un periodo di dieci anni dalla conclusione dei lavori di riqualificazione. Prima dell'approvazione definitiva della variante, la proprietà presenterà un atto unilaterale d'obbligo contenente tale impegno, registrato e trascritto nei registri immobiliari.

La delibera prevede anche la corresponsione al Comune, da parte dell’attuatore, di un contributo straordinario di 210 mila euro, come previsto dalla legge e dai regolamenti comunali per i casi di variante agli strumenti urbanistici derivanti da proposte di soggetti privati.

Dopo la fase di pubblicazione e raccolta delle osservazioni, la variante tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.

 

 

 

 

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