La fibromialgia è una malattia ancora poco conosciuta in Italia, che colpisce soprattutto le donne tra i 20 e i 50 anni, provocando forti dolori muscolari, stanchezza cronica, ma anche pesanti conseguenze a livello psicologico.
Per far crescere l'attenzione nei confronti di questa patologia, che non è ancora riconosciuta dallo Stato italiano come malattia cronica e per la quale non esiste al momento una cura specifica, l'associazione CFU Italia ha organizzato una mostra fotografica, dal titolo "Guardare per comprendere. La fibromialgia è..." , ospitata all'interno del palazzo della Provvederia, a Mestre.
L'obiettivo è quello di raccontare le storie e i vissuti di nove donne affette dalla fibromialgia, per sensibilizzare e dare maggiori informazioni sia ai malati stessi che a tutta l'opinione pubblica.
All'inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di oggi, 14 ottobre, è intervenuta, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio Ermelinda Damiano.
"In questo mese stiamo parlando molto di salute e prevenzione, pertanto è doveroso dare spazio anche a queste donne che da anni soffrono di fibromialgia, - le prime parole di Damiano - si tratta di una malattia poco conosciuta, che provoca dolore cronico e cambia la vita e la quotidianità delle persone che ne vengono colpite.
Non esistono ancora percorsi chiari di diagnosi e cura. Per questo - ha proseguito la presidente del Consiglio comunale - è importante sensibilizzare la cittadinanza non solo sulla presenza di associazioni come la CFU che si fa carico sul territorio di sostenere le donne malate di fibromialgia, ma anche sulla necessità che venga riconosciuta. Ciò aprirebbe le porte ad una maggiore specializzazione dei medici verso la cura di questa patologia.
Come Amministrazione - ha concluso Damiano - continueremo a dare il nostro supporto, facendo tutto ciò che è necessario. La mostra che abbiamo inaugurato è solo il primo passo. Il 12 maggio ci sarà poi la giornata mondiale della fibromialgia".
"I malati di fibromialgia si sentono invisibili - ha spiegato Cristina Colautti, referente regionale dell'associazione CFU Italia - Con la nostra associazione, che ha sedi in tutta Italia, cerchiamo di sensibilizzare su questa patologia e sostenere i malati, che spesso vengono lasciati abbandonati a loro stessi anche perché molti medici non sono in grado di diagnosticarla.
Abbiamo anche attivo uno sportello informativo presso la Casa del Volontariato del Comune di Venezia, aperto il lunedì dalle 10 alle 12 dove i malati o i loro familiari possono venire a chiedere aiuto e informazioni".
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 ottobre, con ingresso gratuito. Questi gli orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 16 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Venezia, 14 ottobre 2021