C'è spazio anche per i temi umanitari nella 17. Mostra di Architettura della Biennale di Venezia. La mostra "Revive the Spirit of Mosul", ad esempio, testimonia l'ononimo progetto dell'Unesco che dal 2018 punta a ripristinare lo stile di vita ma anche i monumenti, le moschee e le chiese della città distrutte dagli estremisti dello Stato Islamico dopo l'occupazione del 2014. La guerra ha infatti abbattuto circa l'80% del paesaggio urbano, compresi edifici storici.
L'esposizione, curata dall'Unesco in collaborazione con il governo iracheno e il ministero della Cultura degli Emirati Arabi Uniti, è stata inaugurata nel pomeriggio di oggi a Palazzo Zorzi, nella sede dell'Ufficio regionale Unesco per la scienza e la cultura in Europa. Sarà accessibile al pubblico dal 22 maggio al 21 novembre. Ad assistere al vernissage, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, c'era Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia. Era inoltre presente la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay.
La mostra riflette sul tema della Biennale di quest'anno "How will we live together?" raccontando l'esperienza della millenaria convivenza pacifica nella città di Mosul. Il focus è sulla resilienza della sua comunità: dal recente passato alle prospettive per gli anni a venire. Il racconto si snoda attraverso quattro sale che ripercorrono la distruzione, la liberazione, le azioni intraprese dall'Unesco ma anche il futuro e la ricostruzione del complesso della Moschea Al-Nouri. L'esposizione rende partecipi i visitatori, in particolare, anche degli esiti del concorso internazionale di architettura lanciato dall'Unesco con il sostegno del governo degli Emirati Arabi Uniti, del primo ministro dell’Iraq e del segretariato generale Onu proprio per la ricostruzione e la riqualificazione del complesso religioso di Al Nouri a Mosul. Il complesso fu distrutto durante la battaglia di liberazione di Mosul nel 2017.
Solidarietà verso gli abitanti della città di Mosul è stata espressa dalla presidente Damiano: "Siamo vicini all’Iraq che attraverso questa esposizione mostra al mondo il lungo e faticoso processo di ricostruzione della città di Mosul, devastata dalla guerra sia culturalmente che fisicamente. Un onore aver avuto la possibilità di ascoltare le parole della direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay che ancora una volta dimostra attenzione per Venezia. Continuiamo ad impegnarci per la tutela e la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio".
Venezia, 21 maggio 2021