Giorno della Memoria 2020: al Circolo anziani di Zelarino un approfondimento sul significato delle Pietre d’Inciampo. Damiano e Mar: “E’ fondamentale preservare la memoria”

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Giorno della Memoria 2020: al Circolo anziani di Zelarino un approfondimento sul significato delle Pietre d’Inciampo. Damiano e Mar: “E’ fondamentale preservare la memoria”

La presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e l’assessore al Turismo, Paola Mar, hanno preso parte questo pomeriggio al Circolo degli anziani “Munaretto” di Zelarino all’incontro promosso in occasione del Giorno della Memoria, la ricorrenza celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto.

All’appuntamento è intervenuto Paolo Navarro Dina, in rappresentanza della Comunità ebraica di Venezia, di cui è consigliere e coordinatore delle iniziative per il Giorno della Memoria.

“Credo che sia importante preservare la memoria e trasmettere il ricordo alle nuove generazioni – ha esordito l’assessore Mar - Un impegno per il quale vi chiediamo di essere protagonisti”.

Nel portare i saluti del sindaco e dell’Amministrazione comunale, la presidente Damiano ha rimarcato come le iniziative promosse in occasione del Giorno della Memoria siano quest’anno quasi settanta e diffuse sull’intero territorio comunale. “Se da un lato il nostro obiettivo è mantenere viva la memoria – ha sottolineato - dall’altro desideriamo che queste manifestazioni costituiscano un monito affinché gli episodi di odio e di intolleranza contemporanei ci facciano non solo riflettere, ma agire tempestivamente per evitare drammi come quelli che sono accaduti con la Shoah”.

Al centro dell’incontro un approfondimento sull’importanza del ricordo, nel momento in cui – è stato sottolineato - i testimoni diretti cominciano a non esserci più. Navarro Dina si è soffermato poi sulla storia delle Pietre d’Inciampo nel mondo e in particolare a Venezia, dove il prossimo 31 gennaio verranno posate 12 nuove targhe d’ottone per ricordare sei donne ed altrettanti uomini veneziani deportati nei campi di sterminio nazisti.

A Venezia l’iniziativa, promossa dal Comune di Venezia, Comunità Ebraica di Venezia, Centro Tedesco di Studi Veneziani, Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser) - con il patrocinio del Consiglio d’Europa - Ufficio di Venezia e la collaborazione di Insula - è iniziata il 12 gennaio 2014, con la posa delle prime dodici Pietre nel sestiere di Cannaregio. Le Pietre sono state poi collocate nei sestieri di Cannaregio, Castello, San Marco, San Polo, Dorsoduro, al Lido di Venezia e nell’isola di San Servolo.

“L’inciampo – ha spiegato Navarro Dina – ti costringe a vedere e a riflettere sul significato di quel piccolo sanpietrino, che rappresenta l’ultimo luogo conosciuto della persona che non c’è più. In Europa ne sono state posate 70.000”.

Venezia, 19 gennaio 2020

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