Nel Bosco di Franca oltre 600 studenti partecipano all’iniziativa “Un albero per ogni bambino”

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Nel Bosco di Franca oltre 600 studenti partecipano all’iniziativa “Un albero per ogni bambino”

 

Bambini nel bosco di Mestre

 

Muniti di stivaletti di gomma e giacca a vento, oltre 600 bambini di 26 prime elementari delle scuole primarie del Comune di Venezia hanno partecipato questa mattina al Bosco di Franca, tra Favaro e Dese, all’iniziativa “Un albero per ogni bambino”. La manifestazione, giunta alla XVII edizione è stata promossa dall’associazione Bosco di Mestre, in collaborazione con l’Istituzione Bosco e grandi parchi, l’Assessorato alle Politiche educative e gli itinerari educativi comunali.

Una mattinata organizzata nei minimi dettagli grazie alla collaborazione di 26 volontari della Protezione civile comunale, di animatori di strada, Polizia locale, Coldiretti, Actv e Croce verde, che ha previsto momenti ludico educativi con il diretto coinvolgimento dei bambini.

All’appuntamento hanno preso parte, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, anche la presidente del Consiglio comunale, l’assessore alla Coesione sociale, il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, che hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa, che negli anni ha coinvolto 550 classi nella piantumazione di 12mila alberi, volta a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi del rispetto dell’ambiente e della biodiversità e sull’importanza della conoscenza del territorio.

Il bosco di Franca, dedicato a Franca Jarach e ai ragazzi desaparecidos durante la dittatura in America latina tra gli anni 1976 - 1983, si compone di un’area a bosco, di radure, di zone umide; ha un’ippovia e un percorso ciclopedonale.

Da oggi l’area a bosco sarà arricchita di 26 nuove piante: farnie, carpini, aceri, ma anche noccioli, e arbusti come il sambuco e il biancospino. I bambini, con le loro maestre e l’aiuto dei lavoratori di pubblica utilità impiegati nell’ente parco, hanno assistito alla piantumazione dell’alberello dedicato alla loro classe e gli hanno dato un nome: un pero è stato chiamato Diamante, nella speranza che duri per sempre.

 

Venezia, 3 maggio 2019

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