La pop art sbarca la Candiani con la mostra “Attorno alla pop art nella Sonnabend Collection”

Prosegue al Centro culturale Candiani di Mestre il progetto “Cortocircuito – Dialogo tra i secoli”, il percorso tra i capolavori dell’arte antica e le icone dell’arte contemporanea: dopo una prima mostra dedicata alla Giuditta nell’arte, incentrata sul celebre capolavoro di Gustav Klimt e una seconda sul tema dell’Annunciazione e la luce, con le opere di Tiziano, Fontana, Canova e Flavin, arriva a Mestre la pop art. A inaugurare la mostra è stato questa mattina il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme alla presidente e alla direttrice della Fondazione Musei Civici Veneziani, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli e al presidente della Fondazione Sonnabend, Antonio Homem. Presenti inoltre l'assessore comunale al Turismo, Paola Mar e la presidente della Commissione consiliare Cultura, Giorgia Pea.

“Un progetto, ‘Cortocircuito’ – ha esordito Gribaudi – che la Fondazione Musei Civici sente molto perché crede nel legame tra Venezia e la sua terraferma. Con questa mostra continua la mission della Fondazione Musei Civici di aprirsi al territorio, e in particolar modo alla terraferma, con l'idea di far conoscere i preziosi tesori che custodiamo nei nostri musei”.

La mostra – ha spiegato Belli - espone una significativa selezione di 40 capolavori scelti tra le 80 opere date nel 2012 alla galleria d'Arte moderna di Ca' Pesaro come deposito a lungo termine della Sonnabend Foundation. Vere e proprie opere-icona dei maestri della pop art e del loro nuovo modo di concepire l'arte. Tra le opere esposte, la celebre serie delle Campbell’s Soup Can, le Nine Jackies o il ritratto di Ileana Sonnabend di Andy Warhol, Little Aloha e Hot Dog di Roy Lichtenstein, Figure 8 di Jasper Johns, cui si affiancano quelle di Jim Dine, Tom Wesselmann, Claes Oldenburg e di altri artisti loro contemporanei europei come Pistoletto, Arman, Christo e Mario Schifano e ad autori di una generazione successiva, come Jeff Koons e Haim Steinbach.

“La pop art – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – è stata un'arte rivoluzionaria, di rottura col passato, un'iniezione di modernità che ha raccontato il presente in un'ottica e con un linguaggio nuovo: credo che questa città debba pensare a una rottura identica”.

Il sindaco e la presidente Gribaudi hanno poi preannunciato la presentazione, prevista per la fine del mese di luglio a Forte Marghera, del progetto 'Gruppo di famiglia', un'installazione di circa 40 sculture della collezione di Ca' Pesaro che saranno esposte in una scenografia di grande impatto. “Crediamo fortemente – ha proseguito il sindaco – che la città debba tornare ad essere luogo civico d'incontro e in questo senso l'arte è uno strumento prezioso. Intorno all'arte si dialoga, ci si incontra, a volte anche ci si scontra, ma tutto contribuisce comunque a rendere viva la città. Anche per questo abbiamo deciso di investire 12 milioni di euro, provenienti dal Patto per Venezia, in opere di urbanizzazione a Forte Marghera, perché la città ha il diritto di avere spazi d'incontro metropolitani”.

L’esposizione, a cura di Antonio Homem e sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, resterà aperta al pubblico fino al 5 novembre, dalle ore 10 alle 19 (la biglietteria chiude mezz’ora prima); chiuso il lunedì, il 15 agosto e l'1 novembre. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutte le domeniche di agosto.

Per maggiori informazioni: www.visitmuve.it/cortocircuito, info@fmcvenezia.it, tel. 848082000 (dall’Italia), +3904142730892 (dall’estero).

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