Venezia protagonista alla Conferenza ONU sugli oceani di Nizza: un appello per un Blue Deal globale

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Venezia protagonista alla Conferenza ONU sugli oceani di Nizza: un appello per un Blue Deal globale

Venezia si conferma al centro dell’attenzione internazionale per il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico, partecipando da protagonista alla terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani e sul Mediterraneo, in corso a Nizza. Un appuntamento strategico che riunisce governi, comunità scientifica, enti locali e società civile per affrontare i cambiamenti che minacciano le città costiere e l’equilibrio marino.

L’evento, co-organizzato da Francia e Costa Rica, ha attirato oltre 100 tra capi di Stato e di Governo e decine di ministri, insieme a circa 4.000 funzionari governativi e 6.000 rappresentanti della società civile (ONG, imprese e cittadini). Completano il quadro altri 2.000 tra scienziati e ricercatori. L'agenda ufficiale si articola su tre obiettivi prioritari in linea con l’SDG14: completamento dei negoziati multilaterali relativi agli oceani, mobilitazione di risorse finanziarie per l’economia blu e potenziamento della conoscenza scientifica per decisioni politiche più efficaci.

La presenza della città lagunare è stata preceduta dalla partecipazione attiva alla Ocean Rise and Coastal Resilience Coalition, evento preparatorio al summit che ha visto l’intervento dell’Assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. Il suo contributo si è distinto per il taglio concreto e progettuale, potendo raccontare tanti esempi concreti.

“Ho parlato del Mose – ha riferito De Martin – ma anche delle barriere che proteggono la Basilica di San Marco, dei nuovi sistemi fognari, del rifacimento della rete dell’acquedotto e degli interventi sui corsi d’acqua della terraferma. Grande interesse è stato espresso per la gestione integrata delle acque: bacini di laminazione, impianti di sollevamento, idrovore e infrastrutture adattive. E sul Mose ho potuto confermare: funziona. Anche chi era scettico, dopo oltre un centinaio di sollevamenti, ora ne riconosce il valore. Nella è la giornata mondiale degli Oceani abbiamo portato risultati, non solo analisi”.

L’attenzione internazionale si è concentrata proprio sulla capacità di Venezia di trasformare visioni in interventi, dando prova di come l’ingegneria ambientale e la governance urbana possano lavorare insieme per affrontare l’incertezza climatica. La città è stata selezionata per intervenire nel panel “Dalla raccolta dei dati all’analisi dei rischi”, ulteriore segno della credibilità conquistata sul piano globale.

La presenza veneziana a Nizza si inserisce nel solco tracciato dei recenti Salone Nautico e della Venice Climate Week, in conclusione proprio oggi, a testimonianza di un impegno continuo che trova nella definizione coniata dal Sindaco Luigi Brugnaro la propria sintesi più efficace: “Venezia non è solo una città del pianeta Terra, ma la capitale del pianeta Acqua”. Una visione che supera la dimensione simbolica per diventare proposta operativa: un modello di resilienza urbana che può ispirare molte altre realtà.

Proprio un anno fa, il 7 giugno 2024, a bordo della goletta Tara, vera e propria stazione scientifica galleggiante, il primo cittadino aveva firmato l’adesione alla Ocean Rise and Resilience Coalition, indicando una via di cooperazione internazionale basata sull’acqua come elemento che connette, e non divide, le comunità del pianeta.

Coerentemente con questo approccio, Venezia rilancia oggi la proposta di un “Blue Deal”: un impegno collettivo rivolto a governi, regioni, città e attori economici per sostenere l’adozione di tecnologie marine distribuite, infrastrutture adattive, nuove professionalità legate all’idrosfera e modelli imprenditoriali sostenibili.

Anche il padrone di casa, il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, nel suo saluto istituzionale ha menzionato più volte Venezia, indicandola come esempio emblematico di città che convive con l’acqua e continua a investire per restare viva. Un riconoscimento significativo per un’esperienza che continua a parlare al mondo.

Venezia, 8 giugno 2025

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