Si muovono all’aria come foglie al vento, appesi al pergolato dei Giardini reali di Venezia per diffondere un messaggio colorato di pace e fratellanza. Sono i disegni dei 500 bambini che hanno partecipato al progetto educativo internazionale “Venezia-Beirut disegni a 1000 mani”, promosso dall’associazione Venezia, pesce di pace, che quest’anno compie trent’anni, in collaborazione con Venice Gardens Foundation e fondazione Vittorio Cini.
Questa mattina circa duecento dei piccoli studenti coinvolti nell’iniziativa, insieme alle loro insegnanti, hanno preso parte all’inaugurazione della mostra, alla presenza della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, dell’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin, del patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Presenti inoltre Adele Re Rebaudengo, presidente di Venice Gardens Foundation, il console onorario del Libano a Venezia, Youssef Mhanna, l’assessore alla scuola del Comune di Cavallino Treporti Alberto Ballarin e l’ideatrice del progetto Nadia De Lazzari.
L’anno scorso, durante la pandemia, gli alunni di sette scuole di Venezia, Cavallino Treporti e Beirut sono stati invitati a rispondere attraverso un disegno ai temi “Venezia e Beirut, le nostre città” e “Noi a scuola con il Covid”. A due a due, a distanza, i bambini hanno rappresentato le loro Città e la pandemia. Con loro insegnanti, famiglie, 14 artisti (7 italiani e 7 libanesi), che hanno poi donato le loro opere alle scuole partecipanti. Ne sono nati 500 disegni, che da oggi decorano il pergolato dei Giardini reali di Venezia, e un libro.
Il taglio del nastro è avvenuto sul ponte levatoio che collega l’area marciana ai Giardini reali, un luogo simbolico di unione nello spirito del progetto che rafforza l’amicizia e la solidarietà tra le città collegate dal Mediterraneo.
“E’ sempre una grande emozione partecipare alle iniziative promosse dall’associazione ‘Venezia pesce di pace’ – ha dichiarato la presidente Damiano – perché hanno un forte valore morale, educativo, civile. In particolare la proposta di quest’anno era volta a creare un ponte ideale tra Occidente e Oriente all’insegna dell’amicizia. A nome della città voglio esprimere un grande ringraziamento ai bambini, agli artisti e a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto”.
“Questi disegni – ha sottolineato il patriarca Moraglia - insegnano agli adulti la bellezza dell’immediatezza della vita”.
Il progetto, inserito nelle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, ha ricevuto il plauso della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e dell’ambasciatrice del Libano in Italia, Mira Daher di cui, nel corso della manifestazione, sono stati letti due messaggi.
L’iniziativa è inserita nel programma e nel video del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 e ha contribuito a sostenere gli orientamenti dell’Agenda 2030 Onu, Goal 1 (Sconfiggere la Povertà), 4 (Istruzione di Qualità), 10 (Ridurre le Disuguaglianze), 11 (Città e Comunità Sostenibili), 16 (Pace, Giustizia e Istituzioni Solide). Un impegno apprezzato dall’assessore all’Ambiente De Martin che, in segno di gratitudine verso le scuole, ha consegnato loro un kit per la realizzazione di un orto in classe.
Le sette scuole elementari partecipanti:
- Venezia: Canal, Istituto Cavanis, Gallina, Istituto San Giuseppe Caburlotto, Zambelli;
- Cavallino–Treporti: Pascoli;
- Beirut: Istituto Notre Dame Du Mont Carmel – Fanar.