Restauro Ospedale di Venezia: la Giunta licenzia la delibera per la riqualificazione

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Restauro ospedale
 

Restauro Ospedale di Venezia: la Giunta licenzia la delibera per la riqualificazione

04/04/2024

La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, ha licenziato la delibera di Consiglio comunale relativa al progetto definitivo di “restauro dell’ospedale civile di Venezia con un nuovo polo tecnologico e rifacimento delle reti esterne”.

“Si tratta di un intervento che deve essere autorizzato dal Consiglio in variante agli strumenti urbanistici perché prevede la demolizione di due piccoli capannoni novecenteschi di cui non è consentita la demolizione, sebbene siano privi di specifici elementi di valore da tutelare - spiega l’assessore De Martin -  L’intervento si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione che comprende anche il restauro e la rifunzionalizzazione del Padiglione dei Mendicanti, la ricostruzione del volume di collegamento sul lato est in corrispondenza dell’abside della chiesa, il restauro e la rifunzionalizzazione della Palazzina Servizi, mediante la costruzione di un nuovo volume di collegamento orizzontale e verticale, e la ristrutturazione interna di due livelli di degenze del Padiglione Semerani: tutti interventi conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici. La delibera di Consiglio consentirà di esprimere parere favorevole nella Conferenza di Servizi, finalizzata all’approvazione del progetto, indetta dall’Ulss 3 Serenissima. Con questo progetto l'Amministrazione conferma la sua volontà di favorire gli investimenti che, come in questo caso, portano valore tecnologico, qualità dei servizi sanitari e anche nuovi posti di lavoro rendendo  la città sempre più attrattiva anche attraverso il recupero del suo patrimonio immobiliare" conclude De Martin.

Il progetto si sviluppa in due interventi: il restauro in due lotti dell’ospedale civile e la realizzazione del nuovo polo tecnologico (il Comune di Venezia è coinvolto per il parere di conformità urbanistica ai sensi della L.R. 22/2002 e della L.R. 27/2003 e per eventuali interessi istituzionali che ritenesse di rilevare). Il primo intervento  consiste nel restauro di una porzione dell’ospedale localizzata a nord ovest (due chiostri pre-ottocenteschi e un edificio novencentesco). Si prevede l’adeguamento delle partizioni interne, la sostituzione di serramenti, il restauro delle facciate e la realizzazione di corpi scala e passaggi coperti, che non presentano problemi di compatibilità urbanistica. Il secondo intervento consiste nella realizzazione di una centrale tecnologica, che raccoglie gli impianti in una struttura unitaria, con la demolizione dei corpi edilizi attualmente esistenti, fra cui due capannoni novecenteschi. Sebbene privi di caratteristiche di pregio, i capannoni delimitano, sul lato ovest, una calle lungo cui si sviluppa il convento di Santa Maria della Pietà (lato est), complesso vincolato come bene culturale. Per ottenere la conformità urbanistica, è dunque necessario che il Consiglio Comunale autorizzi la realizzazione del progetto in variante urbanistica.

 

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