Torna classici Fuori Mostra 2024 in collaborazione con la Biennale di Venezia. Si parte il 14 febbraio.

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Torna classici Fuori Mostra 2024 in collaborazione con la Biennale di Venezia. Si parte il 14 febbraio.

08/02/2024

Dal 14 febbraio al 15 maggio al Rossini torna Classici fuori Mostra. Festival permanente del cinema restaurato, organizzato in collaborazione con La Biennale di Venezia e i docenti delle classi di cinema dell'Università Ca’ Foscari e dell’Università IUAV di Venezia. Primo appuntamento mercoledì 14 febbraio alle ore 19 al Rossini con Il terrorista di Gianfranco de Bosio.

Saranno presentati undici Classici recentemente restaurati dalle principali cineteche di tutto il mondo, in versione originale con sottotitoli in italiano. Ogni film sarà preceduto dalla presentazione di un esperto e seguito da una sessione di domande e risposte col pubblico.

Si parte mercoledì 14 febbraio con la versione restaurata di uno dei più importanti e originali film sulla Resistenza, Il terrorista (1963) di Gianfranco de Bosio, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Mercoledì 21 febbraio si passa al cinema americano con uno dei capolavori di Brian De Palma, il “thriller politico” Blow Out (1981). Con Il grido (1957), trai i primi capolavori di Michelangelo Antonioni, mercoledì 28 febbraio si torna in Italia. Mercoledì 6 marzo una tappa importante nel cinema francese, con Le méprise (Il disprezzo, 1963) di Jean-Luc Godard, riportato con il restauro al suo splendore originale. Mercoledì 13 marzo il film osannato alla sua uscita, Badlands (La rabbia giovane, 1973) di Terrence Malick. Peeping Tom (L’occhio che uccide, 1969), in programma mercoledì 3 aprile, è considerato film cult di Michael Powell. Mercoledì 10 aprile viaggio in Ungheria con Magasiskola (I falchi, 1970) di István Gaál, tra i registi ungheresi più importanti del Novecento. Un’icona imperdibile dell’epopea western è Rio Bravo (Un dollaro d’onore, 1959) del grande di Howard Hawks, in calendario mercoledì 17 aprile. Vive di un nuovo restauro Banditi a Orgosolo (1961) di Vittorio De Seta, qui al suo esordio nel lungometraggio di finzione, previsto per mercoledì 24 aprile. Si torna in Francia mercoledì 8 maggio con Classe tous risques (Asfalto che scotta, 1960), film ad andatura psicologica di Claude Sautet. Infine, chiude il programma mercoledì 15 maggio il grande Pietro Germi con il suo celebre Il ferroviere (1956), denso di narrazione e sguardo neorealista. Le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli italiani; ogni film sarà introdotto da critici ed esperti.

 

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