L'accoglienza delle famiglie ucraine va in scena a teatro. L'assessore Venturini all'evento finale della tre giorni "Ritrovo il mio quartiere"

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Iniziativa ritrovo il mio quartiere
 

L'accoglienza delle famiglie ucraine va in scena a teatro. L'assessore Venturini all'evento finale della tre giorni "Ritrovo il mio quartiere"

09/09/2023

Si è chiusa con una rappresentazione teatrale che ha visto protagonisti un gruppo di cittadini veneziani e alcune famiglie ucraine la tre giorni dell’iniziativa “Ritrovo il mio quartiere”, nata dalla collaborazione tra l’Ufficio Rifugiati del Comune di Venezia e il Progetto SAI (Sistema integrazione e accoglienza) in sinergia con Coges Don Lorenzo Milani.

Lo spettacolo, organizzato dal Teatro di Cittadinanza del regista Mattia Berto, è stato preceduto da un momento di incontro e di festa nel chiostro della residenza Santa Maria Ausiliatrice, a Castello, nel corso del quale è intervenuto l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini che ha ringraziato tutte le realtà che ormai da oltre un anno e mezzo lavorano quotidianamente per gestire l’accoglienza delle famiglie ucraine in città.

“Ci sono momenti della storia in cui non si può lasciar perdere” ha detto l’assessore ricordando le prime fasi di gestione dell’emergenza e di accoglienza di chi scappava dalla guerra. “Anche nei momenti in cui non si sapeva niente e bisognava inventarsi un sistema di accoglienza, iniziato nelle sue prime ore alla stazione di Mestre, la città si è fatta trovare pronta” ha detto Venturini. Poi l’allestimento delle prime strutture e la predisposizione di un sistema di accoglienza che ha consentito a tante famiglie di rimanere a Venezia. “Donne e bambini che hanno fatto un percorso di integrazione e ora sono parte della nostra città”.

Tra le strutture ospitanti, anche la residenza Santa Maria Ausiliatrice che da settembre 2022 accoglie 33 persone, nella maggior parte dei casi si tratta di mamme con figli minori. “E’ diventato un luogo di accoglienza a lungo termine, sembrava una sfida e invece oggi nel cuore di Venezia, nella sua parte più viva, i cittadini hanno abbracciato le famiglie ucraine. L’esperienza dell’accoglienza ha insegnato tanto alla nostra città”.

Ad oggi il Progetto Sai del Comune di Venezia, è stato spiegato nel corso dell’incontro, ha 77 posti, 44 in terraferma e 33 a Venezia, nella residenza Santa Maria Ausiliatrice. Nel Centro Sai le famiglie vengono seguite da operatori specializzati con l'obiettivo di consolidare il loro percorso di integrazione per chi ha deciso di restare o di accompagnamento al ritorno a casa per chi invece ha deciso o pensa di tornare in Ucraina.

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