Al Municipio di Mestre l’incontro a sostegno dei diritti delle donne in Iran in ricordo di Jina (Mahsa) Amini

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Donne vita libertà
 

Al Municipio di Mestre l’incontro a sostegno dei diritti delle donne in Iran in ricordo di Jina (Mahsa) Amini

16/09/2023

Si è svolto questa mattina al Municipio di Mestre un incontro in ricordo di Jina (Mahsa) Amini, la ragazza curda morta il 16 settembre del 2022 a Teheran in seguito all’arresto da parte della polizia morale iraniana perché non indossava correttamente l’hijab. Un momento che vuole mantenere viva l'attenzione sulla lotta che le donne in Iran stanno conducendo, senza sosta, per l'affermazione dei propri diritti, l'emancipazione femminile e la libertà.

In questa occasione i Comuni di Venezia, Mira e Mirano hanno voluto manifestare congiuntamente il proprio supporto alle donne iraniane. In rappresentanza della Città di Venezia, sono intervenute la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e la consigliera Sara Visman. Per il Comune di Mira, hanno preso parte l’assessore alle Politiche di genere, Irene Salieri, e la consigliera, Daniela Venier. Presente anche la consigliera della Municipalità di Mestre Carpenedo, Elisabetta Chin.

“Dopo la vicenda il Comune di Venezia ha subito dimostrato la propria solidarietà e vicinanza al popolo curdo e iraniano. Le manifestazioni di sostegno sono state tantissime, sia nel centro storico che in terraferma e nelle isole, la comunità veneziana si è veramente stretta intorno a tutti voi - ha dichiarato la presidente Damiano nel suo intervento - Venezia è sempre stata città di incroci di civiltà e luogo di dialogo, noi amministratori abbiamo il compito di portare avanti questa propensione. Non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo lasciare spegnere i riflettori. Abbiamo il dovere di continuare la battaglia, per Jina Amini, per tutte le persone che quest’anno hanno perso la vita o che la rischiano ancora oggi, per il solo fatto di chiedere il riconoscimento dei propri diritti e della propria libertà”.

Hanno poi preso la parola Gulala Salih e Samereh Sagheb dell’Unione Donne Italiane e Kurde portando le loro testimonianze, e soprattutto sottolineando l’importanza della divulgazione e l’obbligo morale di non dimenticare e di continuare a tenere alta l’attenzione sulle vicende che coinvolgono l’Iran.

All’incontro, aperto alla cittadinanza, sono intervenuti anche scrittori, attivisti, giornalisti, iraniani e non, in un momento di importante riflessione e di forte scambio. Tra i momenti più significativi la lettura di alcune poesie in persiano, curdo e italiano.  

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