Solidarietà: alla Cisl di Venezia presentato "We work for freedom" progetto di accoglienza e aiuto ai profughi ucraini

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Titolo progetto accoglienza
 

Solidarietà: alla Cisl di Venezia presentato "We work for freedom" progetto di accoglienza e aiuto ai profughi ucraini

09/06/2022

Costruire un'accoglienza concreta e lungimirante, fornendo alle persone in difficoltà che scappano dalla guerra sostegno e strumenti utili all'integrazione. È stato presentato questa mattina, giovedì 9 giugno, "We work for freedom", progetto sviluppato da Cisl Venezia e Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere), con il supporto del Comune e la collaborazione di Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) Venezia, Noi migranti e Cism (Coordinamento immigrati dal Sud del Mondo) di Spinea.

A parlare dell'iniziativa è stato, in rappresentanza del Comune, l'assessore alla Coesione sociale, insieme al segretario generale Cisl Venezia Michele Zanocco, Massaer Diane presidente di Anolf Venezia e Nicola Criniti, delegato Immigrazione della segreteria della Cisl. Presenti inoltre Luana Moras, presidente di Anteas Venezia e Mirco Casarin del Cism di Spinea. Il progetto, è stato spiegato, si articola in tre aree di intervento principali: integrazione amministrativa, integrazione linguistica e integrazione sociale, con la volontà di agevolare l'accesso al mondo lavorativo, anche temporaneo.

L'obiettivo, è stato sottolineato dalla Cisl e da Anolf, è quello di costruire un'accoglienza concreta e lungimirante. Infatti già dalla scorsa settimana gli sportelli Cisl attivi sul territorio metropolitano forniscono informazioni e consulenza nelle sedi di Marghera, Mirano, Scorzè, Dolo, Portogruaro, San Donà, Jesolo, Chioggia e Cavarzere.

Nel campo dell'integrazione amministrativa, i profughi possono avere sostegno per la presentazione di documenti e pratiche, richiedere bonus governativi o esenzioni sanitarie e farsi rilasciare la tessera per il trasporto gratuito dei mezzi Actv e Atvo. Sono previsti, inoltre, corsi di lingua italiana per bambini e adulti attraverso la rete delle associazioni di volontariato presenti, oltre all'organizzazione di percorsi individuali dedicati che permetteranno la formazione per entrare nel mondo del lavoro.

"We work for freedom" nasce con la presa di coscienza, hanno ribadito sia Zanocco che Criniti, che il conflitto è ancora lontano dal concludersi e che sarà necessario fornire aiuti sul lungo periodo. Ad oggi, come si rileva dai dati del Servizio Coesione sociale del Comune e della Questura di Venezia, anche a fronte di una diminuzione degli arrivi dall'Ucraina rispetto alla prima fase della guerra, sono presenti in Veneto circa 17mila profughi ucraini. Di questi, 3mila e 500 sono ospitati nell'area della Città metropolitana. Invece, secondo i numeri del portale realizzato dalla Città Metropolitana di Venezia per l'accoglienza dei profughi, sono circa 2900 le persone registrate da chi ospita i rifugiati, di cui 1.200 sul territorio comunale.

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