L'isola di Burano

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Burano
 

L'isola di Burano

23/06/2022

L’arte del Merletto, una tradizione secolare candidata a diventare Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Poi le case color pastello che si affacciano sulle acque di quella che in tutto il mondo è conosciuta come la “perla della laguna”. Sono i due volti più conosciuti dell’isola che ancora oggi, tra gli stretti canali che la attraversano, custodisce secolari storie marinare.

La caratteristica di Burano che subito balza agli occhi del visitatore è sicuramente quella delle sue case variopinte, di colori sgargianti e vivaci. La tradizione popolare che accomuna molte località marinare e costiere, vuole che i Buranelli - così sono chiamati gli abitanti di Burano - le dipingessero in modo da permettere ai pescatori che restavano distanti dalle loro abitazioni per intere stagioni, di riconoscere al loro ritorno la propria residenza, anche durante le fredde e nebbiose giornate invernali, in modo da evitare imbarazzanti scambi di dimora.

In realtà il dipingere le case con i colori dell’arcobaleno è una tradizione abbastanza recente, creata con lo scopo di delimitare la proprietà delle abitazioni, spesso piccole, in modo da permettere ai residenti di utilizzare lo spazio del suolo prospiciente la propria abitazione quasi come una sorta di dependance non ufficiale della propria casa.

Sempre al mare è legata anche la tradizione del merletto di Burano, che si vuole nato dalla schiuma delle acque provocata dal remo mosso da un giovane che stava partendo con la sua imbarcazione per una guerra lontana. La schiuma dell’acqua si sarebbe miracolosamente sollevata e solidificata fino a formare un prezioso velo da sposa tra le mani della fanciulla amata che dalla riva lo salutava attendendo già nel suo cuore il suo ritorno.

Dopo un apice nel corso dei secoli XVII-XVIII, l’arte del merletto decadde con il finire della Repubblica di Venezia, riprendendo vigore soltanto alla metà dell’Ottocento grazie alla paziente opera di Cencia Scarpariola, anziana merlettaia che ricordava a memoria i punti di questa antica professione che cominciò a tramandare alle giovani generazioni, ridando così ampio respiro a questa arte ormai dimenticata e che venne poi apprezzata da papi e da sovrani.

Uno dei luoghi da visitare a Burano è proprio il Museo del Merletto dove sono custoditi pizzi di inestimabile valore; di fronte al museo ospitato nel gotico Palazzo del Podestà, si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino Vescovo di Tours, edificio rinascimentale che conserva al suo interno importanti dipinti di Scuola Veneta tra i quali spicca "La Crocifissione” opera giovanile di Giambattista Tiepolo che la dipinse nel 1725.

Entrambi questi edifici si trovano nella piazza dell’isola dedicata a Baldassare Galuppi (1706-1785) il celebre musicista del Settecento Veneziano nato proprio a Burano, che diede i natali anche ad un illustre scultore del Novecento, Remigio Barbaro.

Passeggiando tra le calli dell’isola e specchiandosi nell’acqua dei suoi canali interni, il visitatore non può non degustare il dolce tipico di Burano, il bussolà, fatto a forma di ciambella e realizzato con una ricetta contenente farina, uova e burro gelosamente custodita lungo i secoli dalle signore dell’isola.

Maggiori informazioni: https://www.veneziaunica.it

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