L'assessore comunale all'Urbanistica e all'Ambiente, Massimiliano De Martin, è intervenuto ieri, giovedì 1 dicembre, alla sessione “Pianificare la città del futuro” nell'ambito dei lavori del C40 Mayors Summit in corso a Città del Messico.
Illustrando le sfide che la città di Venezia deve affrontare per diventare più resiliente, in particolare la messa in sicurezza della città lagunare dalle acque alte e della terraferma dalle alluvioni, l'assessore ha detto: “Un grande passo avanti per la nostra città è stato fatto pochi giorni fa, quando il sindaco Luigi Brugnaro ha firmato con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un patto storico per Venezia, che vede il Governo impegnato nello stanziamento di 457 milioni di euro, di cui 45 verranno impiegati per lo scavo dei rii e dei canali, opere indispensabili per la manutenzione della laguna. La valorizzazione del progetto Mose, il rinforzo delle difese a mare di Pellestrina, la realizzazione di vasche ai pianiterra dei fabbricati e il fondamentale ruolo del Centro Previsione e Segnalazione Maree sono tasselli indispensabili per la prevenzione e la previsione corretta e tempestiva dell'innalzamento del livello di marea. Anche per Mestre e la terraferma è in fase di progettazione una rete di allerta in caso di calamità naturale e la programmazione dei bacini di espansione delle acque”.
Parlando invece del rilancio dell'agricoltura nel territorio comunale, l'assessore ha illustrato la volontà di promuovere l'avviamento di nuove imprese agricole e il recupero di fabbricati rurali, favorendo la pratica del km0 con attività economiche correlate (agriturismo, itticoltura, attività didattiche, sportive), la riduzione del consumo di suolo e il consolidamento della cintura verde.
“È indispensabile agire tempestivamente – ha detto l'assessore concludendo – con opere di mitigazione e compensazione per salvaguardare il territorio e i suoi abitanti, coinvolgere i cittadini e renderli partecipi e responsabili nel processo di contrasto al cambiamento climatico. Questo passa attraverso il cambiamento di stile di vita, sia a livello individuale sia a livello di attività economiche. In questo senso le amministrazioni locali possono essere promotori di buone pratiche”.
