Il sindaco Brugnaro interviene alla Tavola rotonda "Il paradosso dell’acqua: dalla crisi idrica all’esempio del Mose”

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Il sindaco Brugnaro interviene alla Tavola rotonda "Il paradosso dell’acqua: dalla crisi idrica all’esempio del Mose”

18/04/2023

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è intervenuto questo pomeriggio, in videocollegamento, alla Tavola rotonda “Il paradosso dell’acqua: dalla crisi idrica all’esempio del Mose”, l’incontro promosso da Fortune Italia a conclusione del V Forum Sostenibilità per una transizione energetica ordinata.

Il Forum, dal titolo Just Transition, si era svolto a Venezia tra la fine di gennaio e i primi di febbraio in collaborazione con VeniSIA, con l’obiettivo di analizzare l’impatto che la transizione energetica sta avendo sul sistema culturale, economico e geopolitico europeo e sul ruolo della cooperazione per facilitare questo processo. “Una transizione giusta e ordinata - era stato sottolineato - richiede visione d’insieme, programmazione di medio-lungo termine, decisioni/implementazioni rapide e una strategia di politica internazionale chiara e condivisa”.

Nell’ambito della giornata conclusiva, organizzata oggi nell’aula dei Gruppi parlamentari alla Camera dei deputati, numerosi relatori si sono confrontati sul tema parlando tra l’altro di ‘Politica e sostenibilità’, ‘Etica della responsabilità’, ‘Crisi idrica’.

Al centro dell’attenzione la sfida ambientale, le politiche di sviluppo, la salvaguardia della risorsa idrica e degli oceani in particolare, che stanno diventando più caldi, più acidi, più poveri dal punto di vista della biodiversità e meno produttivi: la disponibilità di acqua – è stato sottolineato - è diminuita negli ultimi 20 anni del 20%, mentre i fenomeni estremi sono aumentati del 40%. L’aumento delle temperature sta provocando siccità e alluvioni intense e la regione mediterranea è risultata essere tra le più a rischio.

Nel corso del dibattito è stata posta attenzione al tema della sensibilizzazione di giovani e famiglie rispetto alla sostenibilità ambientale e dell’importanza di comportamenti virtuosi come riciclo e riuso.

Un approfondimento in particolare è stato dedicato all’esempio del Mose, tema su cui hanno discusso il primo cittadino veneziano, insieme a Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, e ad Elisabetta Spitz, commissario straordinario Mose.

“La più grande opera idraulica di ingegneria mobile della storia dell’umanità - ha evidenziato Brunetta - del cui valore non ci si rende conto. Venezia è un esempio di resilienza da quando esiste e simbolo dei cambiamenti climatici: il Mose è lo strumento che salva la città fisica e l’intero ecosistema e potrebbe essere esportato nel resto del mondo”.

“Il Mose – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – ha iniziato a funzionare quando le istituzioni coinvolte hanno fatto squadra, hanno collaborato, mettendo da parte i personalismi, pensando agli interessi comuni. La grande scommessa dell'opera sarà ora quella di regolamentare la vita economica della città, consentendo di aumentare le ore di attività del porto anche di notte”. Il sindaco si è soffermato quindi sull’impegno della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità come strumento di produzione tecnologica e di modernità, sul progetto Venezia Città campus per attrarre capitale umano, sulla crisi demografica per mancanza di natalità, sulla realizzazione del primo distributore ad idrogeno a Mestre, a cui si aggiungeranno due stabilimenti di produzione, ma anche sull’urgenza del rifinanziamento della Legge speciale per alzare le rive e manutenerle.

A chiudere la tavola rotonda il commissario Spitz che ha illustrato i tempi di completamento del Mose: “Verranno ultimate le conche di navigazione di Malamocco e di Chioggia entro la fine dell’anno; le opere complementari a sostegno dell’ecosistema lagunare saranno completate entro due anni; l’opera sarà consegnata con il collaudo funzionale alla fine del 2025. Il sistema, costato complessivamente 11 miliardi di euro e realizzato in 30 anni, ha dimostrato di funzionare e ha consentito ingenti risparmi: in tre stagioni sono stati effettuati 45 sollevamenti difensivi e il costo di 30 sollevamenti è stato pari alla spesa sostenuta da Stato e città per ripristinare i danni provocati dall’acqua granda del 2019”.

Venezia, 18 aprile 2023

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